Casoncelli alla bergamasca

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Nati per utilizzare gli avanzi di carni suine e bovine, i Casoncelli della Bergamasca sono un tipo di pasta fresca ripiena.
Affinati nel tempo, soprattutto a partire dall’800 hanno ottenuto gli onori della tavola sia per la sfoglia che per il ripieno, arricchitosi con i sapori dell’amaretto, dell’uva sultanina, della pera Spadona o Abate e della scorza di limone.

 

Area di produzione
I Casoncelli della bergamasca sono prodotti a Bergamo e provincia.

 

Caratteristiche
Sono di dimensioni variabili, ma di circa 5-6 cm l’uno, a forma di semicerchio, di colore giallo dato dalla pasta.

 

Cenni storici e curiosità
Piatto conteso fra bergamaschi e bresciani, i Casoncelli descritti nelle ricette fino al XIX secolo sono completamente diversi da quelli dei ricettari moderni. Si tratta di una pasta ripiena di gusto agrodolce come quella dei tortelli mantovani di zucca, la cui origine risale allo stesso periodo tardo-rinascimentale o rinascimentale. Il ripieno era composto da pere Spadone, minuscoli cubetti di candito, mandorle o mostaccioli tritati, il tutto amalgamato con burro e uova. Nel XIV e XV secolo di solito si aggiungeva anche un’abbondante dose di formaggio e spezie. Nelle versioni più recenti, invece, il ripieno si avvicina a quelli dei normali ravioli di carne con eventuale arricchimento dell’impasto con patate, porro ed erbette. Tra le spezie aggiunte, oltre a pepe e cannella è utilizzata anche la noce moscata.
Una versione dolce di questa specialità, legata a una ricetta medievale, è quella dei casonsei dols impienicc che, ripieni di frutta e marmellata, vengono fritti e serviti con zucchero a velo.

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