Cicierello di Noli

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

zona di produzione: Noli e litorale savonese

curiosità: Splendido borgo marinaro di origine bizantina, ricordato da Dante nel Purgatorio e posto in posizione favorita sulla costa non lontana da Savona, Noli va fiera di non essere mai stata suddita di Genova ma sua alleata ed insieme ad essa fu Repubblica Marinara.
La pesca, del tutto costiera, è “a strascico” e si esegue con la sciabica, rete antichissima la cui origine è probabilmente araba. Utilizzata per lo più nel Ponente, ogni spiaggia ne aveva un esemplare. Oggi sopravvive in poche località e questo è l’esempio di Noli. La sciabica è una rete formata da due parti principali: la manica (sacco), un cono a maglie fitte in fondo al quale si raccoglie il pescato, e due bande o ali a maglie progressivamente più larghe a cui si collegano i cavi di traino, dette sciabicotti.
La messa in opera avviene con una barca a remi: dopo aver fissato l’estremità’ di un cavo a riva, i pescatori “filano” la rete mentre percorrono in mare un ampio semicerchio e portano l’altro capo nuovamente a riva, a circa 100 metri dal primo.
A questo punto inizia il tiro a mano, lento e continuo, dei pescatori dalla spiaggia, trascinando la sciabica sulla riva: si chiude così il semicerchio e i pesci rimangono nel “sacco”.

caratteristiche: Il Gymnammodites cicerellus (Cicerello) è una specie di pesce azzurro che vive sia vicino alle coste che al largo fino a 120 metri di profondità. Si riunisce in banchi molto numerosi, in prossimità delle coste sabbiose e costituisce una facile preda per gli altri pesci carnivori e per gli uccelli acquatici. Si riproduce da novembre a gennaio, mesi durante i quali si avvicina alla costa. Raggiunge una lunghezza massima di cm 15-16.

ricetta: I Cicciarelli entrano nella gastronomia locale in piatti di frittura di pesce, consumandoli senza alcuno scarto. La tradizione vuole che vengano conservati “allo scabecciu” (al carpione): dopo aver subito una leggera essicazione utilizzando essicatoi in legno (un tempo la perdita del 15 % di umidità si eseguiva direttamente a riva, su graticci, utilizzando l’energia solare) vengono fritti e posti in arbanelle con aceto e sale.

Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005

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