Crasanzin o Crescianzin

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Si tratta di pagnottine di farina di segale integrale, più o meno mescolata con farina bianca,con aggiunta di frutta secca.
Queste pagnotte sono corrispondenti, nell’impasto base, ad un altro pane tipico della zona: il pane di
segale, con in più l’aggiunta di frutta secca varia, soprattutto noci, nocciole, mandorle, fettine d’arancia, uva passa, fichi secchi, mele, etc.

 

Territorio interessato alla produzione: Questo tipo di pane dolce si prepara diffusamente in tutto l’ossolano, in genere negli stessi panifici in cui si produce il pane di segale. Le origini sono però attestate in Valle Antrona e Valle Vigezzo, nella Provincia del Verbano Cusio Ossola.

 

Cenni storici e curiosità
Questi particolari tipi di pane dolce non sono nati per scopi di vendita o di consumo quotidiano, ma derivano dalla tradizione della produzione annuale del pane, quando ognuno aveva un ruolo ben definito in questa occasione socialmente molto importante. Infatti si crede che questi fossero dedicati ai bambini durante una giornata che, carestie a parte, doveva essere di festa per tutti. Ricordiamo le testimonianze che parlano di come anche chi non disponeva di segale nel giorno della panificazione riceveva la sua razione di pane. A supporto di questa ipotesi il fatto che la memoria popolare ricorda la particolare forma antropomorfa sovente data alle torte, con evidente riferimento al bambino Gesù.
Tale tradizione si ritrova anche in altre zone del Piemonte, come per i “bambin ‘d süccar ” del Monferrato o i “ciciu ‘d capdan” della provincia di Cuneo.
Dalla tradizione Walser viene poi l’uso dei residui della panificazione annuale per forme di pani arabescati da dare ai bambini con forme diverse (rotondeggianti per le femminucce “milciuru” e allungate per i maschietti “tzibal”).

PaesidelGusto
PaesidelGusto


Ultimi Articoli

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur