Crescentina

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Materia prima: farina di grano tenero, acqua, strutto, lievito naturale, sale.

Tecnologia di lavorazione: la farina, il lievito, il sale e lo strutto vengono impastati bene lasciando lievitare per circa un’ora. Poi si formano dei dischetti dal diametro variabile dagli 8 ai 10 cm, ma che nelle zone di Rocchetta Sandri di Fanano (Mo) può raggiungere i 15 cm. Viene cotta sulla piastra. Fa seguito la fase di raffreddamento in ambiente sterile prima del confezionamento.

Area di produzione: Verica, Pavullo in provincia di Modena.

Note: la crescentina che, quando viene fatta a livello familiare è sempre fermentata e per questo si distingue dalle cosiddette tigelle, sostituisce il pane e si accompagna bene con ogni cibo: prosciutto, formaggio, erbaggi. Come si vede la crescentina di Pavullo poco ha a che vedere con la crescentina di Bologna la quale, nel modenese, riceve a sua volta il nome di gnocco fritto.

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