Fagiolo cannellino di Atina DOP

PaesidelGusto  | 20 Feb 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il fagiolo cannellino di Atina DOP (Denominazione di Origine Protetta) è un prodotto tipico del Basso Lazio. Viene coltivato in una zona che corrisponde a vari comuni della Ciociaria, capofila tra questi Atina.

La produzione del fagiolo di Atina segue un disciplinare rigido, necessario ai fini di riconoscimento della denominazione a livello nazionale.

Scheda prodotto – Fagiolo cannellino di Atina DOP

  • Aree di rinvenimento del Prodotto: Picinisco (FR), Villa Latina (FR), Atina (FR), Casalattico (FR), Casalvieri (FR), Gallinaro (FR)
  • Aree di rinvenimento produttori censiti: Atina (FR)
  • Tipologia produzione: Attiva
  • Periodo di produzione: La semina, a mano o con la seminatrice, viene praticata dopo la prima decade di giugno. La raccolta va effettuata nel periodo compreso fra il 20 settembre ed il 10 ottobre, verificando l’eventuale viraggio del colore del baccello dal verde al giallo.
  • Mercato di riferimento: Locale e regionale
  • Materiali utilizzati nella tradizione locale: Attrezzature agricole
  • Locali utilizzati nella tradizione locale: Locali di essiccatura (tipo capannoni)
  • Note: Il fagiolo cannellino di Atina è iscritto alla L.R 15/2000 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”. È in fase di istruttoria per l’ottenimento del riconoscimento UE della DOP
  • Ottenuto anche con metodo Biologico: No

Descrizione del prodotto

Il fagiolo Cannellino di Atina è un ecotipo locale che presenta le seguenti caratteristiche:

  • Forma: reniforme, leggermente ellittico e schiacciato
  • Dimensione: lunghezza media di 1 cm e larghezza media di 0,5 cm
  • Colore: bianco opaco
  • Tegumento: sottile
  • Peso medio per 100 semi: da un minimo di 40 g ad un massimo di 45 g

La sua peculiarità è quella di avere un epicarpo tenero e deliquescente al palato dopo la cottura. Il fagiolo non necessita di essere messo a bagno e richiede un tempo di cottura (cottura alla prima acqua) piuttosto breve: da inizio ebollizione a cottura completata 40-55 minuti.

Elementi di tradizionalità del processo produttivo

Fagiolo ecotipo locale la cui zona di produzione è caratterizzata da una situazione pedoclimatica altamente vocata. Il suolo, tipico del fiume Melfa, del torrente Mollarino e dei loro affluenti, è di origine alluvionale, ricco di manganese, molto percolante, di colore scuro localmente definito “focaleto”.

Storia tradizionale del fagiolo cannellino di Atina

Molteplici sono le testimonianze storiche in merito al fagiolo cannellino di Atina la cui tecnica colturale, tutt’ora praticata dai coltivatori locali è dettata dalla loro esperienza secolare. Tra le fonti storiografiche citiamo: Il Demarco nel 1811 definisce questo fagiolo di ottima qualità.

Il Cirelli ne Il Regno delle due Sicilie (Vol.III 1855/60) fornisce dati statistici molto significativi sulla produzione agricola del 1853, e fra questi menziona la produzione del Fagiolo cannellino di Atina dell’Agro di Atina pari a 2500 tomoli annui. Nel 1883 nei magazzini della casa Visocchi, nel comprensorio di Atina, erano conservati circa 16 tomoli di fagiolo cannellino di Atina.

Fonte: Regione Lazio – arsial.it. I prodotti tipici e tradizionali del Lazio – Progetto Agricoltura Qualità.

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