Fagiolo di Caria

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Sinonimo: FAGIOLO DEL PORO

Nome dialettale: SURJACA I CARIA

Territorio interessato alla produzione: provincia VV

Descrizione prodotto:
FORMA: Baccello a sezione circolare incurvata.
DIMENSIONI MEDIE: 6-10 cm.
PESO MEDIO: 20-30 gr.
SAPORE: Dolce cremoso.
ODORE: Tipico.
COLORE: Seme di colore bianco.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:
LAVORAZIONE DEL PRODOTTO: Esclusivamente manuale.
TECNICHE DI LAVORAZIONE: Si semina in giugno-luglio e dopo le relative operazioni colturali la raccolta avviene in settembre-ottobre. Segue per 15-20 giorni l’essiccazione al sole, su spallette in legno, con tutto il fusto, battitura e/o trebbiatura.
MATURAZIONE STAGIONATURA DEL PRODOTTO: Esiccazione per 15-20 giorni al sole.
CONSERVAZIONE: Vengono conservati dopo essiccati, in recipienti vari.

Materiale, attrezzature e locali utilizzati:

Elementi che comprovano la tradizionalità: Questo prodotto viene coltivato nel Vibonese da diversi secoli, dall’ultimo dopoguerra la produzione ha seguito andamenti crescenti fino agli anni ’80 e conseguente periodo decrescente. La pianta è esile di medio accrescimento a sviluppo determinato e conformazione cespugliosa alla maturazione. Il baccello è a sezione circolare leggermente incurvata. Il seme, parte edule, è di colore bianco e di sapore dolce. Il fagiolo di Caria deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar e sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo. Le particolari condizioni microclimatiche dell’area del Poro conferiscono al prodotto una qualità organoletticamente superiore a quella degli altri fagioli prodotti in altre zone anche limitrofe.

Fonte: Regione Calabria. I prodotti tradizionali della Regione Calabria – Assagricalabria.it 2005

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