Farro della Garfagnana IGP

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Zona di produzione: numerosi comuni in provincia di Lucca

Descrizione: Il Farro della Garfagnana, dopo la brillatura, si presenta con evidenti striature biancastre a prevalente struttura farinosa

Usi: Il Farro della Garfagnana è stato riscoperto oggi per le sue eccellenti proprietà dietetiche e perché le sue fibre svolgono un’azione benefica per l’apparato digerente. Questo cereale è ricco di amido, quindi particolarmente adatto per preparare torte salate, ma in cucina è utilizzato soprattutto come ingrediente di zuppe e minestre: unito a fagioli e verdure si presenta come piatto semplice ma con gusti e profumi del tutto particolari. Si abbina in maniera eccellente ai vini rossi. La granella di farro brillata può anche essere macinata per altri impieghi (paste, pane, biscotti ecc.).

Note: Il farro, il cereale più antico fra tutti quelli pervenuti fino ai nostri giorni, era coltivato già nel settimo millennio a.C. in Mesopotamia, Siria, Egitto e Palestina. La Garfagnana è probabilmente l’unica zona della Toscana dove la coltivazione del farro non ha mai subito interruzioni, anche quando nelle altre aree di produzione questo cereale ha cominciato a scomparire, alla fine del secolo scorso.

Riferimenti normativi: Prodotto IGP, Registrazione europea con regolamento CE n. 1263/96 pubblicato sulla GUCE L163/96 del 2 luglio 1996

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