Ferlengo o Finferlo di Tarquinia

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Fungo appartenente alla famiglia delle Pleurotacee, genere Pleurotus. Prodotto spontaneo che si sviluppa parassitando la radice della pianta di ferula. Presenta: colore biancastro, marrone chiaro; testa carnosa a forma di ventaglio o di conchiglia; gambo eccentrico non molto lungo; lamelle decorrenti sul gambo, mediamente fitte. Sapore spiccato tendente al dolciastro.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Monte Romano (VT), Tarquinia (VT), Tarquinia (VT)

 

Cenni storici e curiosità
Le prime notizie relative al ferlengo si traggono da un frammento tratto dal “Canto del Pellegrino buongustaio”, scritto da un cittadino anonimo di Tarquinia, nel XV secolo. Si fa riferimento all’esistenza di una sagra del ferlengo a Tarquinia già a quell’epoca. Il Canto viene messo all’indice dal Santo ufficio poiché, si diceva, inducesse a peccati di gola i pellegrini. Una copia viene bruciata sulla piazza del Belvadere di Tarquinia. Dopo secoli, il testo è stato trovato in un archivio privato. Da alcuni anni è stata istituita la Sagra del Ferlengo nel mese di settembre. Nella tradizione gastronomica locale, il ferlengo viene cucinato alla brace e condito con olio extravergine di oliva, sale, pepe, aglio e finocchio selvatico.

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