Fichi figalini neri

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Zona di produzione: Valle Arroscia, Comune di Arnasco, Valle Pennavaire, Comuni di Nasino, Castebianco, Castelvecchio di Rocca Barbenaù

Curiosità: il grande medico dell’antichità Galeno, II secolo d.C., sosteneva che si potesse vivere di soli fichi ed uva. La leggenda avvalla questa tesi sostenendo che la forza di Ercole derivasse da un’alimentazione a base di fichi e carne. La mitologia greco-romana ci racconta che il fico per la sua dolce bontà era solo per gli dei sino a quando la dea Cerere lo donò ad un mortale come segno di ringraziamento per averla ospitata. Gli antichi Egizi, invece, credevano che fosse stata Iside a donarla agli uomini. Tutte queste notizie per dire che la pianta del fico è da sempre nota ed apprezzata dall’uomo che ne sfrutta, per la bontà, il falso frutto: il latice per il potere di eliminare le verruche, di cagliare il latte e rendere ottimi i bolliti; le foglie per colorare di verde le stoffe. Meno utile è il legno ma sembra che un albero di fico piantato vicino a casa la protegga dai fulmini.

Caratteristiche: siconio piriforme di circa 4 cm di colore verdastro con tendenza al bianco-giallino in fase di maturazione per i fichi rondette. Siconio piriforme di 2,5 cm, a maturazione di colore nero per i fichi neri.

Coltivazione: la pianta di fico si adatta bene a tutti i tipi di terreno. Un tempo largamente e diffusamente coltivato soprattutto nella media valle Pennavaire, oggi i fichi rondette sono presenti ancora nella valle nei comuni di Nasino e Castelbianco fino alla quota di circa 700 m.
La produttività è molto elevata: può arrivare a superare i 100 kg per pianta.

Ricetta: Torta di fichi
Ingredienti: 6 fichi secchi, 200 g di granella di nocciole tostate, 3 uova, 80 g di zucchero, 100 g di farina, una bustina di lievito, un pizzico di sale, 50 g di burro, zucchero a velo q.b.
Procedimento: separare il rosso dal chiaro dell’uovo e montare queste ultime a neve. Incorporare le nocciole, la farina, i rossi d’uovo e lo zucchero a velo. Unire il lievito, il burro sciolto a bagnomaria e i fichi tritati. Versare quindi il composto in una teglia alta e cuocere a 170 C° per circa 30 minuti. Dopo averla fatta raffreddare si serve con zucchero a velo.

Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005

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