Fragola cuneese

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Oltre ad avere un sapore squisito come pochi altri frutti, la fragola è notoriamente ricca di proprietà
salutari. Note da sempre sono, infatti, le sue proprietà digestive, depuranti e rinfrescanti, favorite dalla presenza di elementi quali il fosforo ed il potassio.

 

Territorio interessato alla produzione: La zona di produzione comprende tutti i comuni della provincia di Cuneo.

 

Cenni storici e curiosità
Tradizioni orali raccontano che la coltivazione della fragola iniziò a Peveragno, nell’immediato dopoguerra (fine anni ’40 – inizio anni ’50 del secolo scorso), quando un agricoltore emigrato in Francia per ragioni di lavoro, tornò alla sua terra natia portando con sé alcune piantine di fragole e iniziò a coltivarle nel campo di fronte alla propria casa. La coltivazione si diffuse in molte aziende del territorio della Bisalta tanto che nel 1957 il Comune di Peveragno, per favorire i contatti tra i produttori di fragole, ormai numerosi, e gli operatori commerciali istituì il “Mercato della fragola” (che proseguì la sua attività sino ai primi anni 2000).
Per quanto riguarda il Roero documenti storici affermano che nel Comune di Sommariva Bosco un certo Giuseppe Cane (Pinotu ‘d Mancin) nel 1928 portò i primi cestini di fragole al mercato di Bra probabilmente della cultivar Madame Moutot. Il sig. Cane ricorda che “le prime piantine le avevo piantate prima del 1930 e le avevo avute da Viale Giovanni (Tartiflun) da cui ero mezzadro. Le prime piante le ho messe a dimora sui bric dei Binin, ma facevo molta fatica a venderle perché, in tempo di crisi, nessuno li comprava”. Anche in questo caso l’avvento della fragolicoltura nell’ambiente roerino è forse da attribuire al trasferimento di alcune piantine di fragole dalla vicina Francia oppure, come altri affermano, la coltivazione della fragola ebbe avvio grazie al passaggio di alcune piante dal Castello di Mirafiori (di proprietà dei Reali di casa Savoia, dove la fragola veniva coltivata) agli orti locali.
Nel dopoguerra la coltivazione si diffuse in molte aziende; all’inizio degli anni ’50 alcuni agricoltori – Giuseppe Cane, Giovanni Ardito, Bellino della Ciura, Giovanni Bellino e Vigiu dei Placioni, Gabriele Nervo (Bastè), Stefano Balestra (Balestrin) e Andrea Gramaglia (Andrea ‘d general) – avviarono il primo mercato della fragola nel Roero. Lo testimonia Giovanni Ardito: “Il mercato nacque proprio al bivio dei Bonini, all’incrocio della provinciale. Lì c’era un grosso pioppo alla cui ombra portammo i primi carretti”. Già nel 1954 il mercato si svolgerà però lungo il viale di Sommariva Perno. Ricorda Stefano balestra: “Per richiamare i compratori, avevamo fatto confezionare dei cestini da regalare alla gente di passaggio; li avevano fatti le suore dell’Asilo decorandoli con nastri tricolore. In quesgli anni abbiamo anche premiato, con diplomi dipinti a mano del maestro Dotta, i produttori”. Grazie a queste inziative il mercato fu un successo e il 30 maggio 1954 nacque la prima Sagra della fragola a Sommariva con la prima miss Fragulèra .

PaesidelGusto
PaesidelGusto


Ultimi Articoli

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur