Funghi sott’olio (Porcino bianco, Pinicola, Cicalotti, Galletti)

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

zona di produzione: Entroterra ligure

curiosità: Molti erano i metodi di conservazione del fungo: essicato, sotto sale, sott’olio.
In un manoscritto anonimo ritrovato negli archivi del comune di Sassello, intitolato “Cuoco di casa” e datato luglio 1894, tra le ricette per conserve viene riportata quella relativa ai Funghi in addobbo di piatti importanti considerata di migliore conserva: gli ingredienti sono funghi, olio, aceto, chiodi di garofano, cannella, pepe, noce mo-scata, sale, aglio, un ramoscello di ro-sma-rino e di timo. Nel manoscritto la preparawione é la seguente: si porta ad ebollizione l’aceto, l’olio e il sale e si pongono i funghi. Dopo 4-5 minuti si aggiungono le droghe e si continua l’ebollizione per 20 minuti. Si ritirano dal fuoco e si lasciano raffreddare nella pentola. I funghi si pongono quindi in un vaso e per la conservazione si utilizza lo stesso liquido di cottura che dovrà coprirli.

caratteristiche: Porcino bianco “Boletus edulis”; Porcino nero “Boletus pinicola”, Cicalotto (Tri-choloma portentosum); Galletto (Chata-rellus ciabrius);

preparazione: Si scelgono esemplari giovani e freschi non parassitizzati, si puliscono, si lavano e si asciugano.
I funghi sott’olio possono essere anche ricavati dalla lavorazione del prodotto in salamoia: in questo caso si procede alla dissalazione del fungo fino ad un 5% circa. Successivamente si mette in concia bollente, con aromi vari, per molte ore ed infine si procede alla conservazione sott’olio.

ricetta: Il fungo sott’olio è nella cucina ligure spesso abbinato ad antipasti freddi di salumi e formaggi o in addobbo a piatti più importanti come la cima o i bolliti misti.

Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005

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