Mele della Valle di Susa

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 3 minuti

CARATTERISTICHE DELLE VARIETA’ LOCALI DA SALVAGUARDARE, METODICHE DI COLTIVAZIONE E/O VOCAZIONALITA’ TERRITORIALE CONSOLIDATE NEL TEMPO: In Valle di Susa, esiste un patrimonio ingente di vecchie varietà di mele, locali o naturalizzate da tempi remoti, tra le quali, per importanza, si citano:
· Carpendù: pianta di medio-elevata vigoria, con fioritura nella I decade di aprile e maturazione nella II decade di settembre. La produttività è scarsa. I frutti hanno forma tronco conica breve, simmetrica e sono di pezzatura medio-grossa. La buccia è liscia con rugginosità abbondante nella cavità peduncolare; il colore di fondo è giallo-verde talvolta con un leggero sovraccolore aranciato. La polpa è di colore giallo crema, di tessatura mediamente fine, croccante e di sapore dolce-acidulo.
· Dolce di Chiomonte: pianta di medio-elevata vigoria, con fioritura tra la I e la II decade di aprile e maturazione nella III decade di settembre. La produttività è media. I frutti sono di media pezzatura, di forma tronco conica breve e simmetrica. Il colore della buccia è verde con sovraccolore rosso brillante. La polpa si presenta di tessatura fine, croccante e succosa, di colore giallo crema e sapore dolce-acidulo.
· Giachetta: pianta di vigoria scarsa, con portamento assurgente, fioritura precoce (I decade di aprile) e maturazione nella III di settembre. La produttività è media. I frutti sono simmetrici, di forma appiattita, con pezzatura medio-piccola. Presentano colore di fondo verde, sovraccolore aranciato poco esteso e una rugginosità lenticellare mediamente diffusa. La polpa è di tessatura fine, di colore giallo crema, croccante, succosa e di sapore dolce-acidulo.
· Rosso di Mafiotto: pianta di vigoria medio-scarsa, a portamento assurgente; fiorisce nella I decade di aprile e matura nella III decade di agosto. La produttività è piuttosto limitata. I frutti sono di pezzatura medio-piccola e forma ellissoidale. La buccia è liscia, di colore rosso brillante uniforme. La polpa è bianca, fondente e di sapore dolce.
· Rusnenta Col di Mosso: pianta di vigoria medio-elevata, con fioritura nella I decade di aprile e maturazione nella III decade di settembre. La produttività è piuttosto scarsa. I frutti sono di piccola pezzatura, appiattiti, simmetrici ed a profilo circolare; la buccia è ruvida, di colore gialloverde e sovraccolore aranciato o rosso a seconda delle annate, con rugginosità estesa. La polpa è di colore bianco, tendente al farinoso, di tessatura fine e sapore dolce-acidulo.
· Susina: pianta di media vigoria, fioritura precoce (I decade di aprile) e maturazione medio precoce (II decade di settembre). La produttività è medio-scarsa. I frutti sono medio-piccoli, di forma appiattita, simmetrici e a profilo circolare. La buccia è liscia e cerosa con colore di fondo verde e sovracolore rosso brillante esteso per il 60-80% della superficie, la polpa è di colore bianco consistente e leggermente croccante, a tessitura fine e sapore dolce.
Altre mele risultano ancora coltivate (un recente lavoro di studio e catalogazione ne ha individuate più di 70), tra cui sono menzionabili: Losa, Magnana, Rus da po’, Cantin, Bella di bosco.

ZONA DI PRODUZIONE: La coltivazione è ancora diffusa praticamente in tutti i comuni della media e bassa valle, nella fascia tra i 400 e i 900 metri, con specifico riguardo alla varietà (es. Susina e Giachetta sono più tipiche della media valle, Carpendù, delle zone altimetriche maggiori).

MATERIALI ED ATTREZZATURE SPECIFICHE UTILIZZATE PER LA CONSERVAZIONE E/O L’IMBALLAGGIO DEL PRODOTTO ORTOFRUTTICOLO INDICATO NELLA PRESENTE SCHEDA: Non si segnalano particolari attrezzature e/o materiali impiegati per la conservazione o per l’imballaggio delle cultivar di mele in oggetto.

DESCRIZIONE DEI LOCALI DI CONFEZIONAMENTO E/O DI CONSERVAZIONE: La conservazione è effettuata in “fruttai” naturali, ricavati da locali dell’abitazione (cantine, magazzini, ecc.), in mucchi non troppo alti o in cassette di legno; alcune varietà che vengono raccolte a fine ottobre non ancora a maturazione fisiologica, completano la loro maturazione in fruttaio. I locali sono in regola con le normative vigenti.

DOCUMENTAZIONE ATTESTANTE LA VOCAZIONALITA’ TERRITORIALE CONSOLIDATA NEL TEMPO PER UN PERIODO NON INFERIORE AI VENTICINQUE ANNI DEL PRODOTTO ORTOFRUTTICOLO INDICATO NELLA PRESENTE SCHEDA: La melicoltura valsusina ha origini antiche, legata prima ad un’economia di autoconsumo e, poi, al commercio, sia locale che nella vicina Torino; oggi, la produzione è venduta direttamente in azienda ad amatori dei prodotti di nicchia e ai turisti.

Bibliografia:

FONTE: B.U.R. Piemonte, Supplemento al numero 23 – 6 giugno 2002

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