Miche di Cuneo

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Le miche di Cuneo sono pagnotte comunissime tra i panettieri di Cuneo e provincia.
Sono vendute nella pezzatura, un tempo molto comune di 500-700 g, questa pezzatura era destinata alle famiglie numerose, o per coloro che preferiscono consumare il pane anche in giorni successivi a quello di produzione.
È prodotto usando lievito madre, quindi la sua preparazione è molto lenta, con tempi di lievitazione
ripetuti molto lunghi.
Gli ingredienti sono: farina di grano tenero, acqua, lievito madre e sale.

 

Territorio interessato alla produzione: Le miche di Cuneo sono prodotte in tutta la provincia di Cuneo.

 

Cenni storici e curiosità
Questo tipo di pane è molto vecchio, e la sua diffusione maggiore e definitiva risale al primo dopoguerra, quando, dopo anni di pane fatto con tutto quello che capitava, ci si poté permettere quel “pane bianco” che mancava da anni dai deschi familiari.
La “micca” è più definita nella tradizione lombarda, dove la michetta denota una pagnotta piccola, e il termine “micca” è documentato e molto antico: nel Dizionario Milanese- Italiano di Cletto Arrighi del 1896 compaiono diverse definizioni di “micca”, tutte a definire il pane.
È quindi probabile che il nome “mica”, voce indubbiamente dialettale, abbia trovato spazio nel comune sentire e lessico per la facilità d’uso e di comprensione, per la sua univocità e sveltezza, ma sia stato importato dalla vicina Lombardia.
Non esistono infatti riferimenti bibliografici diretti della nascita delle “Miche di Cuneo”.
La tradizione orale e la enorme diffusione e conoscenza ne certificano però la presenza sul territorio da lungo tempo.
Basti pensare al fatto che “micca” è diventato per i piemontesi, e soprattutto per i cuneesi, sinonimo di pagnotta di pane.

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