zona di produzione: Tutto il territorio regionale
curiosità: Mancano le origini eroiche nella storia della paniccia ma non per questo è meno importante della compagna farinata. Conosciuta ed apprezzata da epoca remota, rappresenta il fast food locale. Un tempo veniva consumato da operai e studenti come piatto unico, oggi, da tutti spesso come sfizioso antipasto, non solo per moda ma anche per voglia di piatti della storia locale. Immancabile non più solo da-i frisciolae, ma anche in trattorie e ristoranti che la propongono, secondo la tradizione, condita con abbondante olio ed insaporita con sale e pepe. Ancora un esempio di come un piatto dalle origine umilissime, nato dalla mancanza di farina di frumento, possa diventare gustoso al punto da passare indenne attraverso i secoli.
caratteristiche: Farina di ceci e acqua, cotta come polenta, raffreddata e tagliata a rombi: ecco cos’è e come si presenta la panissa, piatto sostanzioso, gustoso e di basso costo.
preparazione: Ingredienti: 300 g di farina di ceci, acqua, sale. Versare in una pentola, nell’acqua già tiepida, la farina di ceci a pioggia, mescolando bene. Cuocere come la polenta rimestando continuamente per circa un’ora. Quindi la si lascia raffreddare in varie forme: la più classica è quella della fondina e si taglia a rombi o a fette. Si può mangiare saltata in padella, fritta o tal quale, condita con cipollotti crudi o semplicemente con olio, aceto e pepe nero, ed ancora farla rosolare insieme alle cipolle tagliate a fettine.
Fonte: La vetrina di Agriligurianet.it – Regione Liguria 2005
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