Patata di Acerno

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Territorio interessato alla produzione
Località Vella del comune di Acerno (SA) ed orti della periferia del centro abitato.

Descrizione
Attualmente vengono coltivate cultivar commerciali, a pasta bianca e buccia chiara, ma anche la Desiree, la Spunta, la Kennebec; vengono commercializzate, a livello locale, con un diametro medio da circa 10 cm fino a 15 cm; vengono selezionate anche le patate con dimensioni minori, con diametro di circa 5 cm (i cosiddetti “patanielli”), che vengono cotti al forno. E’ stata introdotta in passato anche la varietà abruzzese “Turchesa del Gran Sasso” con buccia di colore viola intenso e pasta bianca, che nel particolare clima del paese ha trovato le migliori condizioni di vegetazione e produzione. La peculiarità della patata coltivata ad Acerno, rispetto alle patate coltivate in territori ad altitudini inferiori, è rappresentata da un sapore marcato e dalla maggiore consistenza della pasta. Queste particolarità sono conferite dalle caratteristiche pedoclimatiche presenti ad Acerno che permette di coltivare in asciutta e senza ricorrere a difesa chimica contro parassiti.

 

Metodiche di lavorazione
La coltivazione consiste nelle seguenti fasi:
1) vengono coltivate alcune specie nel periodo autunnale, broccoli o leguminose tipo fave e fagioli, per favorire l’arricchimento di azoto nel terreno e per ostacolare la proliferazione dei parassiti vegetali e animali che comprometterebbero la produzione delle patate;
2) Vangatura del terreno;
3) Semina, con realizzazione di solchi profondi circa 15 cm e posizionamento dei semi con un passo di circa 30 cm, (il seme consiste in una patata intera o tagliata che presenti almeno un germoglio);
4) Copertura del seme con la terra precedentemente rimossa;
5) Sarchiatura e rincalzatura del terreno: pratiche agricole consistenti nella zappatura del terreno superficiale presente tra i solchi, rimozione delle erbe infestanti e accumulo di terreno ai piedi delle piantine nascenti;
6) Raccolta: i solchi vengono scavati portando alla luce le nuove patate prodotte, che vengono raccolte a mano.


Cenni storici e curiosità

La coltivazione della patata ad Acerno risale al periodo del Fascismo, tra gli anni ’30/’40, quando gli acernesi coltivavano le patate non solo negli orti vicino al centro abitato, ma anche in località Piano del Gaudo, a circa 1000 metri di altezza, ai piedi del Monte Polveracchio. Tale coltivazione avveniva non solo per soddisfare le esigenze locali, ma anche dei comuni del circondario.

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