Patata dorata dei terreni rossi del Guà

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 3 minuti

Territorio interessato alla produzione: Il territorio situato tra le province di Padova, Vicenza e Verona e localizzato nei comuni di Montagnana, Saletto, Megliadino San Fidenzio, Ospedaletto Euganeo, Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Lonigo, Noventa Vicentina e Poiana Maggiore.

La storia: Nel 1894 il Sindacato Agrario di Padova intraprese una campagna di propaganda a favore della patata, mentre uno scambio epistolare tra il Vice Prefetto di Este e il Podestà di Montagnana, datato 1915, evidenzia come fosse ancora difficile introdurre la solenacea in quelle campagna. Fu solo in tempi successivi che venne individuato come vocato a tale coltivazione un bacino costituito dai terreni alluvionali lungo i fiumi Adige e il Guà (noto nel suo tratto vicentino come Agno e in quello padovano come Frassine o Fratta). Da una testimonianza diretta del dr. Gianfranco Cantarella, laureato in scienze agrarie e agricoltore Colognese, si desume che la coltivazione della patata nella zona del Colognese si diffuse rapidamente negli anni ‘50, inizialmente come coltura alternativa dopo periodi di forti grandinate, successivamente come coltura da reddito. Quanto prima gli agricoltori si accorsero che le produzioni più rilevanti si avevano proprio nei terreni argillosi rossi, in cui si poteva ottenere una qualità particolarmente apprezzata sia per le caratteristiche organolettiche che per una particolare colorazione e lucentezza della buccia. In quell’epoca si andava diffondendo la “Cipolla dorata di Parma” e da tale fatto gli operatori della zona ebbero l’idea di chiamare “Patata dorata” quel particolare tipo di patata prodotta in zona. A Roveredo di Guà si tiene, ad inizio luglio, la tradizionale “Festa della patata dorata del Guà”.

Descrizione del prodotto: Con la denominazione “Patata dorata dei terreni rossi del Guà” si comprendono diverse varietà coltivate: Primura, quella più diffusa, Agata, Vivaldi, Cicero, Monalisa, Liseta e Alba. Comune a tutte è la forma ovale e ovale-lunga; pezzatura uniforme nella quale le differenze di calibro non superino i 15 mm; buccia gialla, sottile, priva di screpolature, intatta; gemme (occhi) superficiali; pasta giallochiara. Il prodotto è distinto in 3 tipologie:
– tipo A: patata da insalata; pasta soda, che non sfiorisce, non farinosa, piuttosto umida, a grana molto fine, con sapore molto delicato e basso contenuto di sostanza secca (18-19%);
– tipo B: patata per tutti gli usi; pasta piuttosto soda, che sfiorisce leggermente, si apre poco alla cottura, ha consistenza media, debolmente farinosa, leggermente asciutta, con sapore delicato e medio contenuto di sostanza secca (19-22%);
– tipo C: patata per puree; pasta tenera, farinosa, grana piuttosto grossolana che sfiorisce dopo la cottura, sapore piuttosto forte, contenuto di sostanza secca medio-alto.

Processo di produzione: La Patata dorata si coltiva nei terreni alluvionali, argillosi, profondi e di colore rosso formati in tempi remoti dal divagare dell’Adige. Il tratto che interessa la patata è quello mediano del fiume: soprattutto qui, infatti, alla base sabbiosa, si sono aggiunte le argille ricche di ferro, di origine vulcanica, che gli conferiscono l’aspetto di “terre rosse” e ne fanno un ottimo suolo da ortaggi. Gli accorgimenti utilizzati dagli operatori per ottenere un prodotto di qualità sono la concimazione con letame bovino, l’unico a non influenzare il sapore del prodotto e la lavorazione del terreno. Il prodotto dopo la raccolta, che viene effettuata a mano, è insaccato in sacchi di iuta o nylon con pesature da 1, 2.5 o 5 kg e inviato alla commercializzazione.

Reperibilità: La patata dorata del Guà si trova in vendita in confezioni da 1, 2.5 e 5 chili presso i magazzini di alcune catene di grande distribuzione del Nord Italia. A questi canali va aggiunta la vendita diretta presso lo stabilimento di raccolta e confezionamento dell’Associazione Produttori Patate a Montagnana

Usi: Le patate possono essere utilizzate in cucina per la preparazione di numerosissimi piatti. A seconda delle varietà vengono cotte al forno, fritte o utilizzate nella preparazione di gnocchi, minestre e purea. Inoltre sono utilizzate a livello industriale per l’estrazione di alcool, fecola o come base per foraggio.

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