Peperone Cuneo

PaesidelGusto  | 12 Mar 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il Peperone Cuneo è un prodotto tipico del Piemonte. Dal punto di vista botanico è classificabile come Capsicum annuum var. Grossum. È una varietà del peperone tradizionale che trova nell’areale piemontese la sua zona elettiva.

La coltivazione dell’ecotipo locale risale alla seconda metà degli ’60. Durante questo periodo alcuni operatori orticoli individuarono, all’interno dei campi di coltivazione dell’areale cuneese, alcune piante con bacche di elevate dimensioni.

Queste presentavano inoltre notevole spessore del pericarpo e forma trilobata con apice estroflesso, significativamente migliori rispetto alla tipologia allora diffusa e denominata “trottola”.

Il territorio tradizionalmente interessato alla produzione è costituito da tutto l’arco alpino e pedemontano piemontese.

Caratteristiche del prodotto: peperone Cuneo

Il peperone Cuneo si caratterizza per una particolare dolcezza della polpa, evidenziata soprattutto nelle varietà gialla e rossa. Questa è spessa, di gusto particolarmente intenso, mentre la buccia presenta un colore piuttosto acceso.

Buono anche sotto il profilo della digeribilità, più alta rispetto agli altri peperoni.

Cenni storici e curiosità

Il primo riferimento storico legato a questo ortaggio risale al 1915, dove viene citato tra i prodotti commercializzati nel Bollettino Prezzi Mercati Città di Cuneo.

Nei testi storici si riporta una diffusione di “peperone trottola”, nel territorio cuneese, sul finire degli anni ’50, su circa 10 ettari con una produzione che superava i 2.000 quintali di bacche.

Il miglioramento di alcune pratiche colturali e la diffusione della tipologia denominata Peperone Cuneo – selezionata da alcuni operatori della zona e caratterizzata da un significativo incremento della pezzatura – ha favorito la diffusione della coltura tanto che, nel 1968 (dati riportati nel documento storico Il peperone Cuneo di R. Bassi), le superfici investite a peperone nell’areale cuneese avevano raggiunto i 300 ettari con una produzione di 65.000 quintali.

La coltivazione su larga scala quindi risale alla seconda metà degli anni ’60, quando alcuni agricoltori cuneesi individuarono piante di peperone con bacche grandi, dal pericarpo spesso e di forma trilobata (con apice marcatamente estroflesso).

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