Pizza alla napoletana

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, olio, acqua, pomodoro fresco, origano, capperi e acciughe, lievito, sale.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:

Tecnologia di lavorazione: la pasta del pane già lievitata, viene spianata con le mani dandole forma rotonda e uno spessore che cambia a seconda dei gusti. La pasta così spianata viene condita con pomodoro, acciughe, capperi e origano, messa direttamente nel forno a legna o in una teglia bassa unta con olio e nel forno ben caldo. E’ caratterizzata dalla presenza del cosiddetto “cornicione” che si forma durante la cottura e cioè un bordo alto che costringe l’olio verso il centro.

Area di produzione: originaria di Napoli, viene oggi fatta in tutto il mondo.

Note: una definizione di pizza nel secolo scorso la dà Alessandro Dumas padre, che andò a Napoli nel 1835: “La pizza è una specie di schiacciata come se ne fanno a Saint Denis: è di forma rotonda e si lavora con la stessa pasta del pane. Varia nel diametro a seconda del prezzo. Una pizza da due centesimi basta ad un uomo, da due soldi deve satollare un’intera famiglia… La pizza è all’olio, al lardo, alla sugna, al formaggio, al pomodoro, ai pesciolini”. Oggi la pizza è diventata un “cibo veloce” a buon mercato e sano, apprezzato e accettato in tutto il mondo.

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