Composizione:
a. Materia prima: farina di mais, acqua, peperoncino, sale.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: la farina, a volte con l’aggiunta di peperoncino, viene lavorata con acqua quasi bollente. Dopo averla ben impastata si formano dei pani del peso di circa un chilo, un po’ schiacciati, che vengono cotti al forno ben caldo.
Area di produzione: in tutto il catanzarese, ma in particolare a Nardodipace.
Note: a Nardodipace che, stando alle statistiche, è uno dei paesini più poveri d’Italia, e in altre località calabre, il pane di mais rappresenta ancora una necessità, mentre in altre parti della regione viene venduto nei negozi come una leccornia da consumare con le sarde salate. Un tempo invece il pane di mais si consumava con il maiale: i ciccioli venivano messi sopra le fette di “pizzata” e con queste si faceva colazione. Un’altra usanza, quasi persa, era quella di consumare la pizzata coi ciccioli all’osteria con gli amici, in compagnia degli immancabili lupini, sempre presenti sui banchi per “eccitare” le bevute. Oggi il pane di mais viene anche fatto, a piccoli panini, in occasione della festa di S. Nicola.
L’Italia è un Paese che vive e si racconta attraverso il cibo. Ogni regione ha le ...
Ah, e anche 1,245 kg di peso e 17,2 cm di lunghezza: furono queste le misure da ...
Amata alla corte degli Estense, delizia del palato di ieri e di oggi, la salama da ...
Spilimbergo è una delle più belle e interessanti città d'arte del Friuli Venezia ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur