Descrizione sintetica del prodotto
Il tartufo bianco della Toscana (Tuber magnatum pico) presenta uno strato esterno liscio, di colore giallo chiaro o verdino, e una polpa dal marrone al nocciola più o meno tenue, talvolta sfumata di rosso vivo, con venature chiare, fini e numerose che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili da
quelle di una cariosside di mais a quelle di una grossa arancia, al massimo. Emana un profumo forte e gradevole, simile all’odore di metano o a quello del formaggio fermentato.
Territorio interessato alla produzione: L’areale di diffusione comprende alcune zone dell’Appennino nord-orientale e una fascia centrale piuttosto ampia che si estende dal Valdarno inferiore (Pisa, Pontedera) fino al confine con il Lazio (San Casciano dei Bagni).
Cenni storici e curiosità
L’areale di diffusione comprende alcune zone dell’Appennino nord-orientale e una fascia centrale piuttosto ampia che si estende dal Valdarno inferiore (Pisa, Pontedera) fino al confine con il Lazio (San Casciano dei Bagni).
In Galizia, dove da sempre tradizione e innovazione culinaria vanno di pari passo, ...
Quarantasette virgola cinque centimetri di circonferenza.Ah, e anche 1,245 kg di ...
In Abruzzo, persiste ancora oggi un’antica e affascinante tradizione nuziale: i ...
Il suo nome è Navelli, ed è uno dei borghi più belli d'Italia noto per il suo ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur