Puoi mangiare come Socrate e Platone: da oggi l’olio degli antichi greci è sul mercato

Francesco Garbo  | 22 Ago 2023

Abbastanza risaputo il fatto che gli antichi greci producessero olio, ora però è addirittura possibile assaggiarlo grazie alla produzione del Parco archeologico di Selinunte. Questo parco, il più grande d’Europa, ha deciso di tornare a produrre l’olio come facevano gli antichi greci grazie agli ulivi secolari recuperati.

1 Una produzione davvero particolare

L’olio, biologico, sarà acquistabile in latte e sarà certificato con la dicitura “olio da uliveti monumentali”. Questa particolare produzione è stata avviata grazie all‘azienda agricola Centonze di Castelvetrano. Sono in totale 18 gli ettari sui quali si sviluppa il terreno dedito a questa particolare produzione di olio con 1,500 alberi della varietà Nocellara. “Per noi coltivare gli ulivi del Parco archeologico è come chiudere una filiera” –  dichiara all’Ansa Nino Centonze – “proprio perché dentro la nostra azienda a pochi chilometri da Selinunte, si trovano le latomie da dove veniva estratta la roccia per i templi. Così combiniamo un buon prodotto offrendo ai nostri clienti anche la visita a questo territorio straordinario”.

“Da alcuni anni portiamo avanti un progetto di rivalutazione dei terreni che erano incolti dentro il Parco –  dichiara il direttore Felice Crescente – nell’ottica di arricchire l’offerta ai visitatori ma anche di riprendere la storia dell’antica città dove esistevano certe colture in alcuni spazi dell’area extraurbana”.

Selinunte, nella costa sud-occidentale della Sicilia in provincia di Trapani, è uno dei siti archeologici più importanti in quanto a storia greca in Sicilia, soprattutto dopo la recente scoperta di quello che probabilmente era un antico porto commerciale. Questa colonia fu fondata nel 650 a.C. come un ricco emporio e prende il nome da un prezzemolo selvatico che qui cresce in abbondanza, il Selinòn. Tornando all’olio, la prima raccolta avverrà a ottobre. Non resta che aspettare quest’autunno per assaggiare quest’olio davvero particolare.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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