Il profumo di mandarino ci rimanda all’inverno, delicato e dolce. Il suo nome scientifico è Citrus reticulata, ha una forma tonda e una buccia sottile molto facile da togliere anche a mano. La buccia è profumatissima perché contiene molti olii essenziali con proprietà antisettiche e antinfiammatorie mentre la polpa è ricca di vitamine, magnesio, potassio e acido folico. Insomma con il mandarino non si sbaglia mai, si fa sempre un’ottima scelta per il gusto e per la nostra salute. Esistono molte varietà di mandarino, alcune più conosciute altre meno, scopriamole insieme.
Piccola precisazione, spesso confondiamo le clementine per i mandarini ma non sono la stessa cosa. La clementina è un ibrido tra arancio amaro e mandarino. Ne esistono diverse varietà come quella senza semi o la Monreal con i semi.
Questa varietà di clementina fiorisce in Calabria, la raccolta è precoce e viene eseguita tra ottobre e febbraio a seconda delle varietà. I frutti sono di dimensioni medie e di un arancione scuro, la polpa è molto aromatica e quasi priva di semi. Il sapore è molto dolce e spesso le clementine di Calabria sono usate candite per i dolci.
Questa varietà fa parte dei mandaranci, ovvero un ibrido realizzato con mandarino e arancia dolce. Il nome di questa specie viene dalla lingua vietnamita e significa arancione terracotta anche se la buccia si trova spesso anche verde. Il mandarino king si presenta schiacciato ai poli con una buccia arancione accesa e una polpa aromatica ricca di semi.
Una specie molto produttiva quella che arriva dalla Puglia. La raccolta è precoce e i tratti distintivi di questa varietà sono una polpa priva di semi, un sapore aromatico e intenso e una buccia liscia arancione con sfumature verdi. Se siete sicuri della provenienza biologica di queste clementine potete usare la buccia per fare degli infusi o spremerla in acqua per creare degli infusi detox.
Questo tipo di mandarino è molto particolare, si mangia in un sol boccone con tutta la buccia. Acido e aromatico allo stesso tempo questo mandarino anche noto come kumquat (Citrus japonica) è una varietà molto antica e originaria dalla Cina. Si trova la testimonianza di coltivazioni di questa pianta sin dal dodicesimo secolo. La sua grandezza è simile a quella di un’oliva da tavola ed è molto gustoso anche da gustare sciroppati.
Un mandarino proveniente dallo stato del Meghalaya, al confine tra India e Pakistan. Un mandarino molto particolare che al contrario dei suoi cugini, invece di essere propagato per innesto viene riprodotto dai semi. La pianta che si ottiene resiste più a lungo e si adatta meglio al suolo. Come varietà è precoce, si ottiene un buon prodotto già a fine settembre. Il frutto ha dimensioni medio grandi e una scorza molto aderente alla polpa, il sapore è dolce e aromatico.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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