Quelle vere le trovi solo a 800 metri: sono le ostie sconsacrate e ripiene del Molise, il dolcetto di Natale che non sapevi esistesse e che ha alle spalle una storia incredibile

Claudia Rapparelli  | 02 Dic 2024

Il Natale è alle porte e i negozi si riempiono di panettoni, torroni e dolci tipici delle festività. Tuttavia, ogni regione d’Italia custodisce gelosamente le proprie tradizioni, resistendo all’omologazione dei dolci più noti. Nelle case e nei piccoli forni artigianali, si continuano a preparare i manicaretti delle feste, seguendo ricette che si tramandano di generazione in generazione, portando in tavola i sapori autentici e unici del territorio. Ed è proprio in Molise che si tramanda una tradizione dolciaria davvero unica: l’ostia ripiena.

Cos’è l’ostia ripiena

Si tratta di sottili cialde di ostia sconsacrata, farcite con un ripieno ricco e goloso a base di mandorle, noci e miele, spesso aromatizzato con scorza di agrumi. Questo dolce, simile al torrone, nasce grazie alle suore Clarisse del convento di Agnone, in provincia di Isernia, che nel 1300 iniziarono a prepararlo per offrire ai viandanti o per condividerlo in comunità. Per preparare l’ostia ripiena, si stende sottilmente un impasto di acqua e farina, che poi si cuoce in un ferro ardente decorativo. Questo ferro imprime entrambi i lati della cialda con motivi caratteristici, dando forma alle ostie. Nonostante gli ingredienti semplici, la preparazione richiede grande manualità e cura, rendendo questo dolce un piccolo capolavoro artigianale. Oggi, l’ostia ripiena è diventata un simbolo del Natale in Molise. Molte famiglie la preparano direttamente in casa, tramandando la ricetta di generazione in generazione. Perfetta da gustare in compagnia, rappresenta una dolce tradizione che racchiude storia, spiritualità e amore per la condivisione.

Dove assaggiare l’ostia ripiena


Per assaporare le autentiche ostie ripiene, una meta ideale è Agnone, un affascinante borgo situato a 830 metri di altitudine. Questo paese è noto per le sue numerose chiese e conventi, oltre a ospitare la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, una delle più antiche fonderie del mondo ancora in attività. Il centro storico è ricco di palazzi storici e antiche botteghe artigiane, tra cui spicca la Pasticceria Labbate Mazziotta, fondata nel 1976. Qui, la tradizione delle ostie ripiene viene mantenuta viva, con farciture a base di noci, mandorle, miele e cioccolato fondente.

[foto copertina da account Instagram @labbatemazziottapasticceria]

Claudia Rapparelli
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