Sermoneta è un piccolo borgo che ti permetterà di fare un viaggio nel tempo con il suo fantastico castello. Siamo a pochi passi da Roma nella pianura Pontina, in provincia di Latina. Il castello si trova a 600 metri dal livello del mare a da li controlla tutta la pianura sotto i suoi piedi. Scopriamo insieme questo magico borgo.
Sermoneta è uno dei borghi medievali più spettacolari e meglio conservati del Lazio, con origini che risalgono all’epoca pre-romana, quando qui sorgeva l’insediamento volsco di Sulmo. La sua storia si lega indissolubilmente alla famiglia Caetani, che dal XIII secolo trasformò il paese in un feudo fortificato, con il castello che, oltre a essere simbolo di potere e presidio militare, ancora oggi domina l’intero borgo. Oltrepassare le porte di Sermoneta significa compiere un salto nel Medioevo. Il paese è caratterizzato da case in pietra calcarea disposte lungo il colle e collegate da stretti vicoli medievali. La pietra calcarea è da sempre il materiale predominante nell’edilizia locale. Il cuore di Sermoneta resta il Castello Caetani, costruito dagli Annibaldi nel XIII secolo e passato poi ai Caetani, che ancora oggi ne sono proprietari. L’accesso attraverso i ponti levatoi introduce a un grande cortile, oggi sede di concerti ed eventi culturali. Ci sono altre due tappe obbligatorie: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con il suo imponente campanile gotico-romanico, e l’antica sinagoga, risalente al XII-XIII secolo, testimonianza della storica presenza ebraica nel borgo. Prima di lasciare questo territorio vale la pena fermarsi all’Abbazia di Valvisciolo, fondata nell’VIII secolo e poi affidata ai cistercensi, e ai vicini Giardini di Ninfa, uno dei parchi naturalistici più affascinanti d’Italia, aperto solo in determinati periodi dell’anno.
La polenta è uno dei piatti tipici di Sermoneta, si prepara dalla farina e, in alcune case, c’è ancora la tradizione di fare il segno della croce con il mestolo di legno dopo aver versato la farina. Questa preparazione richiede pazienza, infatti bisogna girare la polenta per 40-50 minuti prima che sia pronta. Di solito il condimento è a base di sugo e spuntature di maiale, salsicce o carne d’abbacchio. Per un piatto più leggere le fettuccina alla “jutta” ovvero condire con pomodoro e pecorino. Tra i secondi il pollo alla Lucrezia Borgia. Questo piatto prende il nome dalla figlia di Vanozza Caetani e Rodrigo Borgia. Il pollo viene cotto in padella con olio, aglio e sfumato con vino bianco, dopo di che al termine della cottura viene arricchito da una salsa a base di pinoli. Per chiudere con il dolce poi la serpenta, uno dei dolci più antichi di Sermoneta. Zucchero, uova e farina sono la base di questo dolce a forma di S che richiama la serpe presente nello stemma della famiglia Caetani.
[Foto copertina solo uso editoriale @leoks / Shutterstock.com]
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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