Qui trovi alcune delle spiagge più belle della Sardegna e non solo: qual è e cosa sapere sul suo agrume-non agrume segreto

Eugenio Amodeo  | 10 Lug 2025

La Sardegna, si sa, è una terra di bellezza unica. Spesso incontaminata, ha beneficato del suo isolamento isolano durante i secoli sviluppando una cultura caratteristica ed una vera e propria lingua, ed è riuscita a mantenere intatto, molte volte, il suo patrimonio paesaggistico. Aspre montagne, verdi coste, e spiagge bianche o rocciose che certamente sono tra le più belle del mondo. Il colore dell’acqua sarda varia e abbraccia gli spettri del celeste, del verde e del blu, ma in qualunque tonalità si presenti, è garantito che sia sempre di una bellezza stupefacente, tanto da lasciare sempre stupefatti i bagnanti che si sollazzano nelle suddette acque. Oggi vi portiamo alla scoperta di Siniscola, nota appunto per la trasparenza dell’acqua e per le sue incantevoli spiagge.

Siniscola: il mare, la natura e un frutto unico al mondo

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Siamo nella parte nord-orientale della Sardegna, a Siniscola, piccolo comune della Baronia incastonato tra il mare turchese e le montagne del Montalbo. La zona è famosa per alcune delle spiagge più belle dell’isola, come Berchida, Capo Comino e Santa Lucia, veri paradisi per chi cerca acque cristalline e sabbia bianca. Ma Siniscola nasconde anche un tesoro botanico rarissimo, che pochi conoscono: la pompìa. La pompia è un agrume misterioso, unico al mondo, endemico di questa zona della Sardegna. Non è un limone, non è un cedro, non è un’arancia: è semplicemente pompìa, una specie a sé stante, dall’aspetto rugoso e irregolare e dal sapore fortemente aromatico e amaro. Talmente particolare che non si mangia cruda, ma è protagonista di dolci tradizionali come la “sa pompìa intrea” (candita e aromatizzata al miele) e liquori artigianali.

Un simbolo di identità e resistenza sarda

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La pompìa è molto più di un frutto: è una rarità culturale, coltivata da pochissimi produttori locali e diventata presidio Slow Food. La sua coltivazione era quasi scomparsa, ma oggi è tornata a essere simbolo di orgoglio e identità per gli abitanti di Siniscola, che ne promuovono la conoscenza con eventi, sagre e visite nei laboratori artigianali.

Eugenio Amodeo
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