Radicchio canarino

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: 2 minuti

Si tratta di un particolare ecotipo di Cicoria della sottospecie sativa, selezionata negli anni dai contadini delle varie zone di Gorizia.

 

Territorio interessato alla produzione: Comune di Gorizia.

 

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Per ottenere la forma di una rosa, si selezionano per la produzione di semi gli esemplari che più si avvicinano alla stessa; possono anche essere presenti esemplari più allungati, che però nella selezione tendono ad essere scartati. Questo ecotipo è caratterizzato da una notevole resistenza al gelo ed al freddo essendosi adattato perfettamente, nel tempo, al clima di Gorizia; il terreno ideale per ottenere forma e colori desiderati è quello di origine alluvionale con strato di terreno che varia da 20 a 60 cm. di spessore, con scheletro calcareo, ferrettizato e soggetto in estate a possibili periodi di siccità; di tale tipo di terreno è formato, per la maggior parte, la piana di Gorizia.

 

Cenni storici e curiosità
Questo prodotto in passato ha avuto una grande importanza per l’economia della città di Gorizia, che a causa di tante trasformazioni avvenute in tempi recenti e non, oggi non basa più la propria economia sull’agricoltura.
Il prodotto, che oggi si trova sul mercato a prezzi molto elevati a causa della difficoltà di reperimento, è il risultato di selezioni effettuate dalle varie famiglie di agricoltori e che si sono susseguite nel corso degli anni, in alcuni casi, da più di un secolo. Da queste selezioni dipende anche la qualità del prodotto che non risulta perfettamente identico da produttore a produttore. In passato le sementi ottenute da queste selezioni non venivano mai commercializzate o cedute ad altre famiglie, ma venivano custodite gelosamente, come a voler mantenere il proprio brevetto sul prodotto ottenuto, il quale diventava una sorta di caratteristica propria della famiglia. L’espansione urbana della città, avvenuta negli anni ’50, ’60, ’70 nella zona di San Rocco, S. Anna, Strazig e contemporaneamente la formazione della zona industriale nel comune censuario di S. Andrea, aree goriziane in cui più intensamente veniva coltivato questo tipo radicchio, ha ridotto attualmente questa coltura a pochi ettari, coltivati dai pochi contadini rimasti nell’ambito considerato.

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