In Basilicata la frittata ha un ingrediente segreto: è il ‘tartufo dei poveri’, la radice-gioiello che viene dalla terra

Marianna Di Pilla  | 14 Mar 2024  | Tempo di lettura: 2 minuti
Rafanata lucana ricetta della Basilicata

La rafanata è un piatto tipico lucano che deve il suo nome all’ingrediente principale: il rafano.

Questa radice, un tempo nota per essere il tartufo dei poveri’, trova largo impiego nella cucina della Basilicata, che vanta peraltro molte altre ricette della tradizione assolutamente da provare.

Una su tutte? Quella degli strascinati al ragù!

Cos’è la rafanata lucana

È una frittata ricca di uova, pecorino, rafano grattugiato e patate, che la tradizione voleva cotta alla brace posizionando la carbonella sia sotto che sopra la pentola.

Oggi invece la rafanata viene preparata al forno o in padella. Se i metodi di cottura attuali sono sicuramente più immediati e di facile realizzo questi ultimi fanno perdere parte del sapore tipico di affumicatura, caratteristico della ricetta originale.

Ingredienti della rafana lucana

5 uova
300 g di patate
100 g di rafano
100 g di pecorino
sale q.b.
pepe q.b.
olio extravergine di oliva q.b.

Come preparare la rafanata lucana (ricetta originale)

Lessate le patate in abbondante acqua leggermente salata. Il tempo di cottura varia molto in base alla dimensione delle patate: testatene la cottura infilzandole con una forchetta, quando saranno tenere saranno pronte. Mediamente ci vorranno dai 30 ai 50 minuti.
Una volta lessate scolatele e schiacciatele subito utilizzando una forchetta oppure con lo schiacciapatate, se volete essere più comodi.
Dopo aver sbucciato il rafano, grattugiatelo utilizzando una grattugia a fori piccoli.
Prendete da parte una ciotola capiente, sbattete le uova intere con il pecorino grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe.
Unite al composto le patate ben schiacciate, il rafano grattugiato e mescolate bene.
Oliate un tegame e versate l’impasto.
Mantenete la fiamma media e cuocete fino a che non i bordi non cominceranno a staccarsi.
Aiutandovi con un coperchio o un piatto piano di adeguate dimensioni, giratela e proseguite la cottura anche dall’altro lato.
Pronta! Servite la rafanata lucana ben calda e fumante.

Versione al forno della rafanata

Per preparare la rafanata al forno il procedimento è identicoo tranne che ovviamente per la cottura. Versate il tutto in una teglia rivestita di carta forno. Fate cuocete a 200°C per 30 minuti.

Come conservare la rafanata 

Se ben coperta da pellicola per alimenti, la rafanata si mantiene in frigorifero anche per 2-3 giorni.

Ricordate sempre di consumarla dopo averla riscaldata in padella o al forno per pochi minuti, così da far risaltare i sapori.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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