Il Ratafià è un liquore tipico del patrimonio enogastronomico della Valle d’Aosta. Si ottiene mediante l’infusione prolungata in acquavite di amarene o ciliegie nere selvatiche, scorza di limone, noccioli schiacciati e zucchero.
La produzione del distillato vanta antiche origini, tanto che già nel 1898 il giornale Le Mont-Blanc ne riporta traccia. Il metodo di lavorazione è stato tramandato per via orale di generazione in generazione. Il nome deriverebbe dal latino “rata fiat” (ratificato), espressione in auge al termine di trattative, intese commerciali e atti notarili. Tuttavia, un’altra supposizione fa riferimento alla frase “pax rata fiat” utilizzata dai militari durante il brindisi per suggellare un accordo di pace.
Il Ratafià valdostano è di color rosso rubino, con un retrogusto piacevolmente dolce. Ideale da gustare fresco a fine pasto o con il dessert.
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