Si è tenuta martedì 9 luglio la nona edizione di Real Italian Wine & Food, evento annuale dedicato ai prodotti agroalimentari e vinicoli italiani. La cornice dell’evento gli spazi istituzionali del Chelsea Football Club, nel quartiere londinese di Hammersmith and Fulham, non lontano da luoghi simbolo della città come Kensington Palace e la Royal Albert Hall.
A partecipare sono state oltre cinquanta aziende italiane selezionate che hanno incontrato buyers, importatori, agenti e distributori operanti nel Regno Unito. Un’affluenza molto ampia si è riscontrata anche da parte degli operatori britannici, con oltre duecento buyer presenti all’evento.
Tra gli enti che hanno aderito all’edizione 2019 del Real Italian Wine & Food la Confartigianato, sponsor dell’edizione di quest’anno, la Confsercenti Roma e Lazio e le camere di commercio di Roma e Pordenone-Udine / Enterprise Europe Network.
Presenti anche vari rappresentanti istituzionali della comunità italiana a Londra. Ad inizio della manifestazione si e’ anche svolto un seminario sul mercato britannico, le sfide e grandi opportunità che presenta, condotto da Fortunato Celi Zullo, responsabile del Brexit desk dell’Agenzia ICE di Londra.
“L’edizione del prossimo anno – dicono gli organizzatori – celebrerà il decimo anniversario del Real Italian Wine & Food e siamo certi avrà un successo di operatori pari se non superiore a quello delle edizioni trascorse. Dopo dieci anni, il Real Italian Wine & Food è un evento di riferimento per molti operatori britannici interessati ai prodotti agroalimentari e vinicoli italiani“.
Tra gli operatori settoriali presenti alla manifestazione anche Wineowine, marketplace enologico presente da anni sul mercato italiano. Per i responsabili, “Wineowine ha potuto raccogliere dati e informazioni relativamente al mercato anglosassone nonché agli scenari che potranno presentarsi a seconda dell’esito della Brexit. Tali informazioni sono rilevanti sia per Wineowine che per i produttori inclusi nel progetto“.
Del resto l’evento è di forte richiamo per il mondo enologico: vi hanno infatti partecipato oltre 200 operatori del settore tra importatori e grossisti, ristoratori, sommelier, critici, etc.
In questo ambito così importante, dove mercato italiano e britannico entrano da quasi un decennio in contatto diretto, Wineowine è riuscita a “misurare l’interesse degli operatori verso il proprio progetto e verso dieci vini del territorio laziale portati in degustazione“.
La capacità di Wineowine di aggregare piccoli viticoltori nazionali rappresenta un elemento di interesse per importatori e ristoratori alla ricerca di prodotti di qualità mentre i vini in degustazione sono stati apprezzati dalla maggioranza degli esperti (critici, sommelier, chef, etc..) presenti all’evento.
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