Descrizione:
Prodotto al femminile per eccellenza, un tempo il reblec era fatto dalle massaie quando avanzava un po’ di latte destinato al consumo familiare. Come per il Reblechon francese, il suo nome deriva dal verbo biétsìblétsì che significa mungere in francoprovenzale. Si scalda leggermente il latte intero crudo in un piccolo calderone in rame e poi si aggiunge il caglio. Quando il latte è coagulato, si estrae la cagliata senza romperla e la si fa sgocciolare, appesa in un telo, prima di metterla nello stampo.
È un prodotto dal gusto delicato che ricorda un po’ quello del latte fresco e va consumato entro alcuni giorni.
Fonte: Prodotti tradizionali della Regione Autonoma Valle d’Aosta – Assessorato dell’Agricoltura, Risorse Naturali e Protezione Civile.
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