Nel dialetto comasco, il termine Resca indica la lisca di pesce, anche se il nome originario in seguito trasformato in Resta, è utilizzato anche per uno dei dolci tradizionali della provincia di Como.
Un tempo legata solo al periodo pasquale (la presenza del bastoncino d’ulivo ricorda proprio che è il dolce della domenica delle Palme), la Resta è oggi disponibile nelle migliori pasticcerie della città in ogni momento dell’anno.
Area di produzione
La Resta è un dolce di Como.
Caratteristiche
La Resta ha l’aspetto di una grossa pagnotta oblunga, sulla cui superficie sono disegnati tagli obliqui posti a spina di pesce lungo un bastoncino d’ulivo celato all’interno dell’impasto.
L’esterno del dolce è di colore marrone, mentre all’interno la pasta assume una tonalità giallo intenso.
Cenni storici e curiosità
Una leggenda narra che intorno al 1820 il proprietario dell’Osteria dei Pescatori, un certo Michele, offrisse nel giorno del suo onomastico un pranzo gratuito ai suoi clienti abituali.
In una di queste giornate di festa, Michele aveva preparato anche un dolce che, per ragioni legate all’errato dosaggio degli ingredienti o ai tempi di lievitazione, al momento di essere infornato era lievitato così tanto da uscire dal tegame. Non sapendo cosa fare, l’oste cercò di rimediare spingendoci dentro con il coltello un bastoncino di legno tolto da una delle fascine del forno e ripiegò sopra quest’incisione i lembi debordanti della pasta, segnandoli poi trasversalmente con la lama finché tutto non rientrò nel tegame.
Una volta cotto, il dolce apparve simile a una lisca di pesce (resca) e da ciò derivò il suo nome.