Riposano nelle ostriche e vengono dal mare: sono sardi i vini più insoliti d’Italia secondo il Times

È una notizia che alla redazione del celebre quotidiano inglese Times deve essere sembrata davvero strana o quantomeno particolare.

Non capita in effetti tutti i giorni di sentir parlare di vini originali e diversi dal solito come quelli di cui parla l’enologo Andrea Pala. E non è un enologo come tanti, ma un professionista d’eccezione incoronato miglior giovane enologo d’Italia nel 2022.

Donna Ma’, il Vermentino IGT che nasce nelle ostriche

 

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Il giornale britannico dedica tutto uno spazio al mondo dell’enologia sarda soffermandosi in particolar modo su Donna Ma’, Vermentino IGT Isola dei Nuraghi che hanno attirato la sua attenzione per un motivo ben preciso.

Avresti mai pensato che l’uva potesse invecchiare in nasse per ostriche? Quelle che sono poi state vinificate da Andrea Pala hanno proprio riposato per un periodo nei fondali del mare della Sardegna. Di sicuro questo tempo di riposo ha conferito sapidità e un gusto unico nel suo genere al prodotto finale.

Andrea Pala non avrebbe però inventato niente di nuovo. Si sarebbe invece impegnato a recuperare tecniche di vinificazione antichissime, risalenti addirittura ad oltre 2500 anni fa e appartenenti ai Greci. Già loro secoli fa usavano far riposare le uve adagiandole sul fondo del mare.

Dove si produce

Isola di Culuccia, Sardegna [foto @Daniele Corda – Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Il vino porta la firma dell’azienda agricola Culuccia, che si trova sull’isoletta omonima a poca distanza da Santa Teresa Gallura. Da qui si ha inoltre una vista privilegiata sull’arcipelago de La Maddalena, che se ne sta proprio davanti all’isolotto e che si conferma ogni anno tra i posti più spettacolari della Sardegna.

È disponibile in edizione limitata, al di fuori del disciplinare del Vermentino di Gallura DOCG, e per questo rappresenta di certo una chicca per gli estimatori e i collezionisti di vino sempre alla ricerca di novità ed etichette fuori dal comune.