I prodotti DOP e IGP sono certificazioni di qualità che garantiscono l’origine, la qualità e le caratteristiche specifiche di determinati prodotti alimentari. Queste certificazioni sono particolarmente importanti nel contesto europeo, dove esistono rigorosi regolamenti per proteggere e promuovere i prodotti tipici e tradizionali.
Leggi anche il nostro approfondimento dedicato a DOP, IGP e SPG.
Ecco una panoramica dettagliata di ciascuna certificazione.
Parmigiano Reggiano
La Denominazione di Origine Protetta (DOP) è una certificazione che identifica prodotti agricoli e alimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti. Questo territorio include fattori naturali (clima, caratteristiche geografiche) e fattori umani (tecniche di produzione tradizionali). La DOP garantisce che tutte le fasi della produzione, trasformazione e elaborazione avvengano in una specifica area geografica.
Esempi di prodotti DOP:
L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) è una certificazione che protegge i nomi dei prodotti agricoli e alimentari che hanno una qualità, una reputazione o altre caratteristiche specifiche attribuibili alla loro origine geografica. A differenza della DOP, per la IGP è sufficiente che almeno una delle fasi di produzione, trasformazione o elaborazione avvenga in una specifica area geografica.
Esempi di prodotti IGP:
La principale differenza tra DOP e IGP risiede nel legame con il territorio.
Per i prodotti DOP, tutte le fasi di produzione devono avvenire in un’area geografica specifica, mentre per i prodotti IGP è sufficiente che solo una fase della produzione, trasformazione o elaborazione avvenga nella zona delimitata.
Conoscere e riconoscere le certificazioni DOP, DOC e IGP è essenziale per chiunque voglia fare scelte alimentari consapevoli e sostenibili. Queste denominazioni non solo garantiscono la qualità e l’autenticità dei prodotti, ma contribuiscono anche a preservare il patrimonio culturale e gastronomico delle regioni di origine.
Entro il 2030, tutti i Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche (IG) italiane punteranno a raggiungere una completa sostenibilità. L’obiettivo è stato annunciato in seguito all’adesione di Origin Italia alla strategia di sostenibilità promossa dalla FAO. Questa decisione è stata ratificata durante l’Assemblea dei soci di Origin Italia, tenutasi il 31 maggio a Villasimius, Cagliari.
I Consorzi di tutela, che rappresentano un settore del valore di circa 8 miliardi di euro e coinvolgono 80 mila imprese, si impegnano così in un percorso virtuoso di rispetto ambientale e sociale, conforme agli obiettivi globali di sostenibilità.
La transizione verso un modello di sostenibilità certificabile che non solo rafforza il legame con il territorio e protegge le culture locali, ma contribuisce anche significativamente all’economia delle aree più marginali.
Quando parliamo di savoiardi, l’immaginazione corre subito alla consistenza ...
Immersa nel cuore del Canavese, tra colline, laghi e fiumi, Ivrea è una delle ...
Chi ama fare gite per riscoprire la quiete della vita di campagna e desidera ...
Se non l’hai mai assaggiata, preparati a un piccolo colpo di fulmine gastronomico. ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur