Materia prima: latte caprino (50%), ovino (25%) e bufalino (25%).
Tecnologia di lavorazione: si porta il latte crudo a circa 35 gradi, aggiungendovi caglio liquido. Coagula in 30-45 minuti. Dopo la rottura della cagliata (a dimensione di un guscio di noce) la massa viene sistemata nelle fascere lasciandola sgrondare naturalmente, senza essere pressata, o quasi. Il giorno successivo si toglie dagli stampi e si mette a riposare su un panno asciutto, ove permane per una giornata. La salatura si effettua spargendo un pizzico di sale sulle forme. Matura in 7-10 giorni. Resa 14%.
Stagionatura: facoltativa, fino ad un anno.
Caratteristiche del prodotto finito: forma: tonda; crosta: rugosa a “buccia d’arancia”, bianca marezzata di grigio e rosa; pasta: occhiata, con odore leggero di muffa bianca; sapore: dolce acidulo con retrogusto che richiama il latte dolce
Area di produzione: comune di Brisighella, località Montemauro (RA).
Calendario di produzione: da giugno ad ottobre.
Questa ricetta è una vera delizia. La carne si fonde alla perfezione con una salsa ...
180 grammi è esattamente quanto pesa un panetto di pizza romana, precisamente ...
Gli spaghetti con la bottarga sono un vero tesoro della cucina sarda, che incanta ...
Video di Gusto