Non è Natale a Napoli se non ci sono i roccocò! La ricetta di queste ciambelline a base di mandorle, zucchero, farina e pisto è un po’ lunga ma non troppo complicata. I roccocò possono essere duri o morbidi, ma quelli tradizionali sono duri perché si devono ammorbidire nel marsala, nel vino bianco o nel vermouth. Il loro nome deriva da rocaille, parola francese che indica lo stile barocco del tempo di Luigi XV per la forma tondeggiante simile alle pietre e alle conchiglie che si usavano nella decorazione dei giardini. La loro origine però sarebbe ancora più antica: le prime a prepararle sarebbero state le monache del convento della Maddalena nel 1320. Si preparano tradizionalmente la prima volta l’8 dicembre e poi durante tutto il periodo natalizio. Il segreto per averli croccanti ma non duri e morbidi all’interno sta nella cottura che non si può sbagliare. Vediamo allora come preparare i roccocò napoletani con la ricetta tipica dei biscotti natalizi.
Per circa 36 roccocò
Ecco pronti i veri roccocò napoletani, secondo la ricetta tipica dei biscotti natalizi.
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