Quali sono gli itinerari da percorrere a piedi a Roma? Potrebbe (e dovrebbe) essere un esercizio didattico per le scuole italiane, quello di fare quattro passi in centro, a Roma.
Non c’è modo migliore per conoscere la nostra storia, le basi della civiltà contemporanea, se non quello di attraversare i luoghi e calcare i passi delle origini della società contemporanea. Se si studia il Diritto romano e se esiste il mondo che copnosciamo nel mondo occidentake e non solo, lo si deve alla grandezza di Roma.
Come ogni super-potenza mondiale, Roma era cosmopolita, metropolitana e multietnica. Era già Roma. Tanto potente è la sua fama, che ancora oggi, duemila anni dopo la fine della grandezza dell’impero, se ne possono sentire gli effetti energetici su ogni visitatore. Ancora oggi conserva la sacralità mistica e laica della Caput Mundi. E basta fare quattro passi per perdersi nella Storia.
Ricordiamo però che il Lazio non è solo Roma, se siete già stati più volte nella città eterna vi consigliamo una serie di itinerari e luoghi fuori Roma da visitare.
Immaginiamo di entrare da Nord, dalla via Salaria o dalla Flaminia, e di essere in procinto di entrare nella città Eterna, terra di Papi e di Imperatori. Quello che incontriamo adesso, nel nostro itinerario di viaggio verso il cuore della Capitale, è l’ingresso settentrionale, con un’anca del Tevere che ci accoglie, favorendoci la visuale di Ponte Milvio. Siamo a Corso Francia, a ridosso della Farnesina, in uno dei quartieri più in della città. Molto ben collegato, insiste su un’area verdeggiante ed è a due passi dal centro storico e dalla tangenziale.
Senza farci condizionare dalle rotte del traffico urbano, ci affidiamo alla nostra navigazione pedestre, debitamente segnalata e assistita da tutti gli strumenti di navigazione contemporanea. Quindi il nostro gps ci aiuterà a tagliare notevolmente il traffico cittadino per accompagnarci dalle sponde nord del Tevere, verso l’orizzonte del Cupolone che ci indica la direzione giusta.
Superati i lucchetti amorosi di Ponte Milvio, uno dei centri della movida capitolina, il Lungotevere ci accompagna all’inizio del vero centro storico, il cuore degli edifici del potere della Roma Antica e di quella contemporanea.
L’Ara Pacis domina Piazza Augusto Imperatore, alle spalle di Piazza del Popolo. Siamo paralleli a Via del Corso, ma sembra un’altra Roma, più autentica, incontaminata, senza shopping.
Continuando ad evitare il mainstream, ce ne andiamo seguendo il corso del Tevere, seguendo luci alternative e altrettanto suggestive. In pochi passi siamo al cospetto di Castel Sant’Angelo, dall’altro lato del fiume, il custode delle Sacre Mura. Quando siamo di fronte a lui, separati solo dal corso largo del Tevere, siamo nel mezzo della Roma di Napoleone. Tra Vaticano e M;useo Napoleonico, ci basterà voltarci per guardare dentro la Roma laica, quella di Piazza Navona e del Pantheon, il centro esatto della città.
Varcare il ponte ed entrare in città: quanto ha significato in passato quel gesto che oggi facciamo curandoci solo del semaforo. Si entra nell’Urbe laica, ci si immerge nei vicoli sovrastati da Palazzi nobiliari che sono opere d’arte.
Non è un modo di dire, è letteralmente impossibile percorrere pochi metri senza imbattersi in una piazzetta, un vicoletto o una cripta che non abbiano storie antiche da raccontare. Dobbiamo solo lasciarci bagnare dalle goccioline della storia per continuare una passeggiata nel passato, nella nostra storia.
Dal Pantheon a Via del Corso il passo è breve. Se ci si ferma al centro della strada, attenti a non farsi investire da carrozzelle che scorrazzano turisti, si puyò ammirare da un lato la bellezza di Piazza del Popolo e dall’altra la solennità del Milite Ignoto che si illmina dal Campidoglio. L’Altare della Patria ci introdcuce in un altro angolo di Storia, ancora più antica, rappresentata dalla sontuosità del Colosseo.
Questa parte della città sembra davvero ferma nel tempo. Nonostante il traffico cittadino e gli elementi contemporanei (a parte lo smog e le auto, ormai insopportabili e anacronistiche), si rimane sopraffatti dal senso di grandezza e perfezione che devono aver avuto i nostri avi. I vicoli della Suburra (Sub-Urbe), bassifondi popolari dell’epoca, sono oggi un quartiere pieno di locali e ristoranti tipici che farciscono le piazzette monumentali. E di fronte lui, il Colosseo,, una delle opere più visitate al mondo, l’esempio eterno della grandezza umana. L’Anfiteatro Flavio nasconde alle sue spalle il borghetto, una paesino nel cuore della città, che anticipa la bocca della Verità (santuario pagano anche per i contemporanei…) l’itinerario verso sud, attraverso la porta di San Sebastiano e il bellissimo percorso dell’Appia Antica, che ci fa uscire da Roma con lo stesso fascino della consolare che ci ha accompagnato all’ingresso nord. Un ssseguirsi di Chiese, monmenti, parchi, sullo sfondo l’acquedotto romano, opera d’ingegno tutt’ora insuperabile. I quartieri popolari e la periferia Sud, un’altra Roma, piena di sentimento, di passione e di bandiere giallorosse. A spasso nel tempo, ogni angolo della città eterna racconta un pezzo della storia di ognuno di noi. Roma a piedi è il modo per viaggiare nella storia e ritrovare la strada del futuro. O, per dirla col motto della università capitolina, la Sapienza, “il futuro è passato qui”.
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