Alzi la mano chi sa rinunciare alla pizza. Io no, mai nemmeno dopo averla mangiata per due giorni di fila. La pizza è uno di quei confort food più amati, capaci di mettere d’accordo tutti, o quasi. Perché di pizze ne esistono molte e ognuno difende quella della sua regione. Due sono le pizze che si contendono i primato la napoletana e la romana. Ma che differenze ci sono?
Meglio la pizza romana o la napoletana? Quante volte ci siamo posti questo dilemma esistenziale? Meglio una pizza fina e croccante o una con i bordi più pronunciati e più morbida? Difficile prendere parte, più facile però analizzare le differenze tra le due pizze. Vediamo quindi 5 differenze tra la pizza romana e la pizza napoletana.
Due pizze differenti nel risultato prevedono sicuramente una grammatura diversa delle “palline” di impasto. Se infatti la grammatura di ogni singola pizza per la romana si aggira tra i 160 e i 180, la pizza napoletana pesa 250 grammi. Una grande differenza che spiega come la pizza napoletana abbia un cornicione più generoso.
La pizza napoletana si stende rigorosamente a mano, con la tecnica dello schiaffo e a volte, per spettacolarizzare il momento, vediamo i pizzaioli lanciare in aria e far roteare l’impasto. La pizza romana invece ha un compagno imprescindibile, il matterello. Ecco perché risulta molto più fina e regolare.
La pizza è fatta di pochi ingredienti, tre per la precisione. Farina, acqua e lievito. Al cambiare di uno varia il risultato della ricerca finale. La percentuale d’acqua in un impasto è fondamentale per ottenere impasti più o meno idratati. Soprattutto i pizzaioli moderni tendono a fare impasti molto idratati che rendono la pizza molto più leggera. scioglievole al morso e digeribile. Se per la pizza napoletana la percentuale di acqua si aggira intorno al 60-65% per quella romana siamo intono al 50%, un impasto che presenta meno acqua e per questo più croccante.
Nella pizza romana il cornicione non esiste, il condimento arriva proprio a filo con il bordo della pizza. Fondamentale invece nella pizza partenopea che presenta un cornicione ben evidente, morbidito e vuoto all’interno. Avete fatto caso che spesso i pizzaioli sui social tagliano la pizza con le fornici e mettono in evidenza il cornicione ben vuoto all’interno?
Senza lievito la pizza non sarebbe tale. Il lievito è l’agente che dona vita alla pasta e la fa lievitare rendendola digeribile e gustosa. Gran parte del risultato dipende anche dall’impasto che nella napoletana è diretto mentre nella pizza romana si usa la biga, ovvero un preimpasto ottenuto miscelando l’acqua, la farina e il lievito.
Queste le principali differenze tra due impasti, anche se ultimamente i pizzaioli sono sempre più degli scienziati in cerca dell’impasto perfetto. Cambiano quindi le farine, l’uso dell’acqua e le tecniche di cottura che sono in continua sperimentazione. E tu quale pizza preferisci?
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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