Rosy del Grande Fratello butta l’olio nel lavandino, ma ecco perché non dovreste mai farlo a casa

Francesco Garbo  | 24 Gen 2024  | Tempo di lettura: 2 minuti

Succede al Grande Fratello e non sfugge al grande pubblico: la cuoca Rosy Chin, famosa sui social per le sue ricette, ha gettato l‘olio di cottura nel lavandino. Errore grandissimo, per il nostro lavandino ma soprattutto per il rispetto dell’ambiente. Ecco perché non dovete seguire l’esempio della chef italo-cinese e smaltire l’olio esausto nella giusta maniera.

Le condizioni igieniche del Grande Fratello: da rivedere

Episodi precedenti dimostrano come, nella casa più seguita d’Italia, non ci siano delle regole igieniche a prova di bomba. Pulireste mai con la stessa spugna le vostre scarpe e poi i piatti? Non credo proprio. Ma stavolta il danno è doppio, perché gettare l’olio nel lavandino, come ha fatto Rosy Chin, è un vero danno per il nostro ambiente. Il gesto in sé diventa ancora più grave perché oltre ad essere un’influencer Rosy Chin è anche una ristoratrice insieme a suo marito a Milano, Yokohama. Ma arriviamo al punto: come si smaltisce l’olio esausto se non nel lavandino?

Pochi gesti per non inquinare

Friggere è una delle tecniche di cottura che rende più golosi i nostri piatti, si sa che “fritto è buono tutto“. Ma una volta che abbiamo utilizzato l’olio dobbiamo smaltirlo e l’idea migliore non è quella di gettarlo nel lavandino. Infatti l’olio esausto è un liquido altamente inquinante, non è considerabile né come organico né come biodegradabile e l’unione con l’acqua crea una pericolosissima miscela con la formazione di una patina impenetrabile alla luce solare e con conseguenze gravi per l’ecosistema marino. Gettare l’olio esausto nella spazzatura, nel WC o nella fognatura permetterebbe a quest’ultimo di arrivare a inquinare i terreni coltivabili e i pozzi potabili. Non solo, ma l’olio può provocare un intasamento delle tubature con problemi alle condotte fognarie e al funzionamento dei depuratori.

Come smaltire l’olio della frittura

Una volta preparata la nostra frittura dobbiamo far raffreddare completamente l’olio e versarlo in una bottiglia di plastica con l’aiuto di un imbuto. Potete conservare la stessa bottiglia per smaltire l’olio del tonno in scatola ad esempio, anch’esso dannoso. Quando la bottiglia sarà piena, si potrà smaltirla in un punto di raccolta nel proprio comune o nell’isola ecologica più vicina. Esistono ormai dei punti ritiro anche ai supermercati e ai distributori di benzina. CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, mette a disposizione una mappa aggiornata dei centri di raccolta per lo smaltimento degli olii esausti sul proprio sito.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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