1 muggine da 850 g.,
un fascio di erba “zibba”,
sale in quantità variabile.
Si fa bollire il muggine per circa mezz’ora: la quantità di sale da aggiungere è calcolata in base al giorno della consumazione, più aumentano i giorni e più elevata sarà la dose di sale da impiegare. Per una pronta consumazione in questo caso bastano anche 300 g. di sale.
Una volta bollito il pesce, bisogna asciugarlo e ripulirlo dalle squame per adagiarlo sulla “zibba”, conosciuta anche come “merca”, un’erba palustre (halimione) a foglia piccola e carnosa che mantiene il pesce ad un giusto grado di umidità e gli conferisce una fragranza unica e caratteristica. Particolare e degno di nota è come viene richiuso il tutto: il muggine avvolto nella “zibba” viene legato alle estremità con dei giunchi e può esser portato in giro come un cestino. Un tempo era infatti la pietanza fredda principale di pescatori e contadini oristanesi.
Esiste anche la variante che prevede, al posto della bollitura, l’arrostitura con la successiva salatura del muggine, che viene poi messo ad asciugare preferibilmente nelle notti di luna piena perché in tali periodi l’aria asciutta rassoda meglio le carni salate.
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