Salato morbido friulano

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Materia prima: forme di “casatelle” o altro formaggio morbido.

Tecnologia di lavorazione: la salina è un metodo, raffinato nei secoli, di conservazione del prodotto. Una salina pregiata non viene mai completamente sostituita, ma va “curata” aggiungendo di volta in volta, secondo dosi che restano segrete, i vari ingredienti, e girandola spesso per ossigenarla; può quindi essere vecchia di centinaia di anni. Nasce, probabilmente, dall’esigenza di conservare il formaggio, che rimane morbido, da consumarsi nel periodo in cui tutti gli allevamenti per tradizione venivano portati in malga e nei paesi non avevano latte per fare il formaggio. Dalle prime saline, formate solo da acqua e sale da cui veniva un “formaggio all’acqua” di cui ora si è persa la memoria, si è passati a saline con acqua, sale, latte e/o panna. È un prodotto di consumo quasi esclusivamente locale e destinato a diminuire, ora che è sempre più difficile trovare dei produttori di latte disposti a tenere separate le due mungiture.

Stagionatura: non si effettua.

Caratteristiche del prodotto finito: altezza: cm. 8; diametro: cm. 20; peso: Kg. 2-5 circa; forma: cilindrica; crosta: assente; pasta: tenera e morbida, con occhiatura uniforme, colore bianco. Sapore: leggermente salato.

Area di produzione: Val d’Arzino, Val Tramontina e Maniaghese (PN).

Calendario di produzione: tutto l’anno.

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