Salsicce al coriandolo di Monte San Biagio (fresca, conservata e secca)

PaesidelGusto , 10 Gen 2019

Salume a grana grossa con equilibrato rapporto tra parti grasse e magre determinato dall’utilizzo completo del suino, compreso il prosciutto. Si presenta in tre tipologie: fresca, secca e conservata in olio o sotto sugna.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Campodimele (LT), Castelforte (LT), Fondi (LT), Formia (LT), Gaeta (LT), Itri (LT), Lenola (LT), Lenola (LT), Minturno (LT), Monte San Biagio (LT), Pontinia (LT), San Felice Circeo (LT), Sonnino (LT), Sperlonga (LT), Spigno Saturnia (LT), Terracina (LT).

 

Cenni storici e curiosità
La salsiccia di Monte San Biagio risale al VI secolo, all’arrivo delle genti longobarde in Monticelli, l’attuale Monte San Biagio. Questo popolo nomade si insedia in territorio “franco”, libero, cioè, dall’ingerenza sia del potere politico pontificio che di quello bizantino. Qui in “terra di nessuno”, su un colle non molto elevato e ricco di boschi di querce, costruisce il suo castrum fortificato di cui oggi rimangono resti. Proprio alle abitudini alimentari dei Longobardi è da collegarne la preparazione. Questa popolazione nomade aveva bisogno di alimenti molto energetici ed al tempo stesso facili da conservare e trasportare. Se i prosciutti necessitavano di lunghi periodi di stagionatura prima di diventare commestibili, salsicce e salami, potevano essere consumati dopo pochi giorni dalla lavorazione ed allo stesso tempo durare per mesi.


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