Salvia di Montevecchia

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Gli arbusti di Salvia officinalis possono raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. Sono diffusi in Spagna, nella Francia del sud, e in Italia.
La comparsa di questo prodotto nella zona del Parco Regionela di Montevecchia risale all’inizio del 1900 (in seguito alla diminuzione della gelsi bachicoltura): questa coltura infatti ben si adatta al microclima mite e privo di gelate dei ronchi terrazzati del parco.

 

Area di produzione
Comuni compresi nel Parco Regionale di Montevecchia (Cernusco Lombardone, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Olgiate Molgora, Osnago, Perego, Rovagnate, Sirtori e Viganò) in provincia di Lecco.

 

Caratteristiche
La Salvia officinalis è una piccola pianta sempreverde arbustiva, con fusto legnoso alla base ed erbaceo alla sommità, molto ramificato, alto sino a 0,8 m circa. Dalla parte inferiore delle foglie si estrae l’olio essenziale: sono proprio le foglie infatti ad essere utilizzate nel settore alimentare per le preparazioni gastronomiche e i condimenti.

 

Cenni storici e curiosità
Presso i Romani la salvia doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza l’intervento di oggetti di ferro, in tunica bianca e con i piedi scalzi e ben lavati.
Le varietà appartenenti al genere delle salvie sono oltre 500, alcune perenni altre annuali.
Con il termine “officinale” (dal nome dell’officina, il laboratorio artigianale in cui si preparavano nel medioevo farmaci e pozioni) s’intende un gruppo di piante molto eterogeneo: vi si possono distinguere due sotto-gruppi: le aromatiche e le medicinali: la salvia fa parte del primo.

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