-sardelle fresche gr. 600
-pinoli (facoltativi) gr. 50
-uvetta sultanina (facoltativa) gr. 50
-due grosse cipolle
-farina bianca
-aceto di vino bianco
-olio d’oliva
-sale
Squamare le sardelle, togliere le interiora e le pinne (molti levano anche la testa); lavarle bene, lasciarle sgocciolare, quindi infarinarle e friggerle in abbondante olio bollente; quando saranno rosolate da ambo le parti, levarle dalla padella, metterle su carta di tipo assorbente e salarle. L’olio usato potrà essere messo (filtrato) in un contenitore qualsiasi e adoperato per altri fritti di pesce. Passare un tovagliolino di carta nella padella per levare eventuali scorie di bruciato e metterla sul fuoco con mezzo bicchiere di olio fresco. Unire le cipolle affettate e soffriggerle dolcemente (devono dorare), versarvi poi sopra due bicchieri di aceto e farlo bollire per qualche minuto. Sistemare il pesce a strati in una terrina, irrorando ogni strato con un po’ di aceto caldo, con la cipolla affettata e, volendo, con pinoli e uvetta sultanina macerata nell’acqua e strizzata. Versarvi in ultimo il rimanente aceto, in modo che i pesci ne rimangano sommersi. Incoperchiare il recipiente e porlo in luogo fresco, ma non in frigorifero, lasciando marinare le sardelle, prima di servirle, per un giorno o due.
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