Lasciate la realtà e trasferitevi nell’immaginazione. Matera è un luogo dove il tempo si ferma, in cui respirerete un’atmosfera surreale. La magia di questo luogo è racchiusa negli anni che l’hanno attraversata: stiamo parlando di una delle città più antiche al mondo. Dal paleolitico, non è mai rimasta disabitata. Dall’Età della Pietra al Neolitico, dal Medioevo ai giorni nostri, Matera è un perfetto esempio di armonia tra l’ambiente e la coabitazione con l’uomo. Nominata Capitale della Cultura nel 2019, saprà condurvi dentro a due dimensioni: una diurna e una notturna. Dal giorno alla notte vi sembrerà di assistere ancora a un’altra scoperta. Le luci che filtrano dalle varie aperture, creano riflessi tra i sassi che vi faranno sentire dentro ad un vero e proprio presepe vivente.
E’ il miglior modo per visitarla se non volete perdervi nulla di questo luogo incantato e immergervi completamente nella sua atmosfera, ma anche nella vita quotidiana, nelle abititudini, nei sapori e nei colori. Botteghe caratteristiche, scorci medievali, angoli romantici e dettagli architettonici.
Prodotti tipici, curiosità, oggetti caratteristici e creazioni fatte a mano dagli artigiani locali di Matera. Non potete assolutamente perdere le bellezze creative da piazza San Francesco a via Ridola passando per via delle Beccherie. Sarete avvolti da odori e profumi intensi e avvolgenti, oltre che da arte locale e tradizione.
Se volete entrare subito nel materiale che troverete più spesso a Matera, fate tappa nel rione Malve: graziose case che sembrano uscite da una collezione antica vi scorteranno fino al laboratorio di lavorazione del tufo, dove potrete scoprire segreti e caratteristiche di questo suggestivo processo di lavorazione.
Pronti per spaziare nella storia di Matera: partendo dalla Villa Comunale, a scendere verso via Pentasuglia, arriverete in via D’Addozio e sarete nel Sasso Barisano. Non perdetevi il Monastero di S. Agostino dal cui sagrato potrete ammirare Murgia Timone e assistere a un panorama mozzafiato: il “canyon” scavato dal torrente Gravina. Poco distante troverete la Civita, una parte pregiata e pulsante risalente all’epoca preistorica. Proseguite a scendere e incontrete la Chiesa rupestre di S. Pietro Barisano, incorniciata dall’architettura settecentesca e visitabile solo dall’esterno. Proseguite il vostro itinerario percorrendo via Casale, dove protrete ammirare le antiche mura della città. A scendere, non perdetevi la scultura in tufo dell’artista Philip Pavia, un vero e proprio regalo fatto alla città. Percorrendo la Gravina, arriverete in piazza S. Pietro Caveoso dove potrete ammirare sia la bellezza della Chiesa che la presenza di una originale casa contadina ricostruita. State per arrivare al complesso delle chiese rupestri del Monte Errone, da dove poi potrete raggiungere piazza San Pietro Caveoso da cui potrete ammirare i caratteristici comignoli.
Riprendete a salire verso Vico S.Leonardo e raggiungerete il quartiere albanese: nel XVI secolo una colonia di albanesi si trasferì nella zona, senza risiederci stabilmente. Al suo interno, potrete visitare un gruppo di chiese rupestri. Una zona in parte lasciata alla sua vita naturale, ma che mantiene un particolare richiamo.
Tappa obbligata al MUSMA (B), ovvero il Museo della scultura contemporanea, dove potrete ammirare opere dalla portata internazionale posizionate all’interno di piccole grotte. Suggestione e fascino assicurati.
Recandovi in piazza Vittorio Veneto, fatevi rapire dalla città riscoperta perché precedentemente sepolta: dalla Torre Aragonese alla grande cisterna fino alla cattedrale d’acqua. Una scoperta nella scoperta.
Tonnellate di acqua sorgiva che finiscono in una enorme cisterna ipogea scavata nella roccia. E’ il Palombaro Lungo, parte “attiva” del sistema di raccolta e gestione delle acque. Facile da individuare, è proprio sotto Piazza Vittorio Veneto.
Affollato e panoramico, il Belvedere di Piazzetta Pascoli vi farà godere dello spettacolo che solo la vista sui Sassi di Matera può regalare. Siete vicini al Castello Tramontano, giusto per darvi un riferimento. Davanti a voi una vera e propria cartolina. Come avrete capito, la piazza prende il nome dal poeta Giovanni Pascoli: la sua biografia riporta che tra il 1882 e 1884, iniziò la sua carriera scolastica insegnando greco e latino nell’edificio che si affaccia sulla piazzetta.
Per farvi capire quanto Matera offra possibiltià diversificate di turismo, accenniamo a un vero e proprio percorso di trekking. No a bambini e anziani, sì a tutti coloro che amano il contatto con la natura. Il Ponte Tibetano, raggiungibile partendo dalla piazza di Santa Lucia alla Civita, nel Sasso Caveoso, vi porterà al Belvedere di Murgia Timone. Naturalmente non dimenticate scarpe e attrezzature adatte.
Ultimo e immancabile consiglio: non andate via senza aver goduto della spendida e unica visione della città di Matera di notte. Sarete rapiti dall’atmosfera romantica, vi sembrerà di essere sul set di un film o tra le pagine di un romanzo d’altri tempi. Assolutamente imperdibile.
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