Scavato nella roccia, c’è uno dei borghi segreti più particolari della Toscana: ecco qual è e perché il suo biscotto d’autore si prepara tutti gli anni il 14 settembre

PaesidelGusto  | 19 Apr 2025

Nel cuore della Toscana, incastonato tra le dolci colline della Maremma, sorge un borgo che sembra scolpito nella roccia stessa: Roccalbegna. Questo piccolo gioiello medievale, adagiato ai piedi di imponenti speroni di pietra, offre ai visitatori un’esperienza unica, dove storia, natura e tradizioni culinarie si intrecciano armoniosamente. Passeggiando per le sue stradine acciottolate, si respira un’atmosfera d’altri tempi, mentre lo sguardo è catturato dalle maestose fortificazioni che dominano il paesaggio. Ma Roccalbegna non è solo un tuffo nel passato: ogni anno, il 14 settembre, il borgo si anima per celebrare una tradizione gastronomica che affonda le sue radici nei secoli, legata al suo famoso biscotto salato.

Cosa vedere a Roccalbegna, un borgo di rara suggestione

Roccalbegna è celebre per la sua posizione scenografica: il paese è incastonato tra due imponenti rupi, sulle quali svettano antiche fortificazioni. La più nota è la Rocca Aldobrandesca, conosciuta anche come “il Sasso”, una struttura medievale che domina l’abitato sottostante. Secondo un detto popolare locale, “Se il sasso scrocchia, addio La Rocca“, a sottolineare la precarietà apparente di questa imponente formazione rocciosa. Edificata nel XIII secolo dalla famiglia Aldobrandeschi, la Rocca serviva come punto di avvistamento e difesa. Oggi, sebbene in rovina, rappresenta una tappa obbligata per chi visita il borgo, offrendo panorami mozzafiato sulla valle dell’Albegna.

A breve distanza dal centro, si trova il Castello di Triana, situato nell’omonima frazione. Questo maniero medievale, risalente al periodo degli Aldobrandeschi, passò nel 1388 alla famiglia senese dei Piccolomini, che lo trasformò in una signoria rurale nel corso del Cinquecento. Circondato da mura con una sola porta d’accesso, il castello comprende una torre e due edifici disposti attorno a una corte interna. Sebbene non sempre aperto al pubblico, il Castello di Triana rimane un simbolo del patrimonio storico e architettonico della zona.

Cenni storici e curiosità sul biscotto salato di Roccalbegna

Si tratta di un biscotto salato, duro e friabile, di color giallo ocra-nocciola e lucido, dalla particolare forma intrecciata “a fiocco”. Viene anche lavorato a forma di animali o bambole. Il peso varia dai 250 ai 400 grammi. Si conserva molto a lungo.

La tradizionalità di questo biscotto è da individuare oltre che nella peculiarità del sapore e della forma, nella combinazione degli ingredienti e nella particolarità delle tecniche di impasto e di cottura.È il dolce tipico del Comune

Il biscotto salato di Roccalbegna veniva preparato in occasione dei matrimoni (viene chiamato anche biscotto della Sposa) per la Pasqua, per la festa di Roccalbegna (14 settembre) e per la Sagra del biscotto salato che si tiene ogni anno a Ferragosto. Le sue origini si perdono nel Medioevo: le materie prime semplici e facilmente reperibili lo rendevano molto diffuso in tutte le famiglie. Dai primi del Novecento la produzione di questo biscotto si è estesa anche alle zone limitrofe sebbene con alcune varianti, quali l’aggiunta di uova e/o di marsala nella pasta.

Dopo il biscotto salato non può mancare un assaggio di cantucci locali da intingere nel Vin Santo. Alcuni forni del paese ne producono varianti con mandorle locali e aromi naturali. Da assaggiare anche il Pecorino di Roccalbegna prodotto con latte ovino locale, è uno dei vanti gastronomici del territorio. Viene lavorato artigianalmente e stagionato in ambienti naturali che gli conferiscono un sapore deciso e una consistenza compatta. Ottimo da gustare con pane casereccio o miele.

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