Descrizione sintetica del prodotto
E’ un dolce tipicamente toscano, livornese di nascita con la forma che varia in quanto le pezzature partono da 600 gr ad oltre 1,4 kg. Questo perché i vari tegami di cottura concludono il prodotto in varie fogge.
Territorio interessato alla produzione: Comune di San Miniato (Pisa)
Cenni storici e curiosità
Ricerche effettuate riportano l’origine della schiacciata alla fine dell’Ottocento, con utilizzo iniziale di pasta residua della panificazione, successivamente “affinata” con l’impiego di farine sempre più pregiate. Il forno a legna utilizzato costituiva l’elemento finale che contribuiva alla originalità artigianale del prodotto, le cui componenti resistettero alle variazioni ambientali e sempre incontrando i gusti delle varie generazioni. Il luogo di produzione attuale ha mantenuto le caratteristiche del “Vecchio Forno” e la produzione avviene con metodi completamente artigianali. In conclusione trattasi di dolce tipicamente toscano o meglio riferito a quella parte della toscana (San Miniato e dintorni) che mantiene vive tradizioni e gusti anche se alcuni intravedono collegamenti non del tutto appropriati con un analogo dolce livornese che si collegava principalmente alle feste della Quaresima. L’obbligo del digiuno implicava l’astinenza anche dalle uova le quali aumentavano…in dispensa. Rotto il digiuno le uova dovevano essere consumate e parve cosa migliore utilizzarle nella produzione di un dolce al forno che utilizzava ampiamente le “riserve” costituitesi e che fu chiamato schiacciata.