Schlutzkrapfen

PaesidelGusto  | 14 Mar 2019

Gli Schlutzkrapfen sono i tradizionali ravioli salati dell’Alto Adige – Südtirol. Chiamati anche mezzelune, per via della loro caratteristica forma, non devono essere confusi con i Krapfen dolci.

Le mezzelune tirolesi, anche dette Schlickkrapfen, devono il loro nome al verbo tedesco “schluzen“, scivolare. Questo perché la loro superficie, molto lucida, li lascia scivolare in bocca.

1 Cenni storici e curiosità

La preparazione degli schlutzkrapfen si inserisce nella cucina storica dell’Alto Adige e delle zone di montagna in particolare. Qui, infatti, sono da sempre preferiti ingredienti ad alto apporto energetico e di facile conservazione. Si considerano un piatto tipico della cucina pusterese (Val Pusteria), dove vengono chiamati Schlutzer.

L’impasto dei ravioli viene ottenuto con farine di segale e frumento, alle quali va aggiunto un uovo, dell’acqua tiepida, olio e sale. Ne risulta una consistenza così lievemente granulosa, un sapore deciso e a tratti “ruvido”.

Per ricollegarsi alla tradizione dell’allevamento e alla produzione casearia, tipica delle malghe e dei masi, non poteva mancare un ripieno di formaggio. Quello prediletto è con la ricotta, alla quale si aggiungono gli spinaci lessati e le cipolle. Il tutto viene arricchito con burro e parmigiano, usati anche come condimento. Nella ricetta tradizionale è anche previsto l’uso di erba cipollina e noce moscata.

Oggi, con lo sviluppo dei gusti e la promozione dei nuovi ingredienti, gli Schlutzkrapfen sono anche preparati con altri ripieni. Tra questi quelli di carne, di solo formaggio oppure di crema di melanzane. La ricetta con ricotta e spinaci rimane però quella tipica del territorio e la più prossima alla tradizione di montagna.

2 Scheda prodotto. Schlutzkrapfen

  • Territorio interessato alla produzione: Alto Adige – Südtirol
  • Caratteristiche degli schlutzkrapfen: Pasta con ripieno di spinaci e ricotta (tipo tortelloni). Si bollono in acqua e si servono caldi con parmigiano grattugiato e burro fuso.
  • Cenni storici e curiosità: Ricettario Südtiroler Leibgerichte, Hanna Perwanger, 1967
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