Materia prima: ricotta fresca.
Tecnologia di lavorazione: viene utilizzata la ricotta appena affiorata, che si estrae e si pressa coi pugni chiusi. Si impasta con sale e pepe e si mette in un tino con coperchio e un peso sopra. Alcuni produttori buttano sopra il tino acqua e sale per tenere sterilizzato l’ambiente e tenere lontana la mosca del formaggio che depone uova da cui nascono larve. Altri invece permettono a questa mosca di deporre le uova perché le larve aumentano la fermentazione e ne esce una ricotta con i vermi ancora più forte e gustosa. La salatura si effettua in pasta durante la lavorazione.
Stagionatura: si effettua in autunno, fino a 2-3 mesi circa.
Caratteristiche del prodotto finito: pasta dall’aspetto cremoso, di colore bianco sporco. Sapore: forte e piccante, se stagionata.
Area di produzione: Val d’Arzino, Val Tramontina (PN) e Carnia (UD).
Calendario di produzione: tutto l’anno.
Note: tradizionalmente questo era un metodo di conservazione della ricotta usato probabilmente in alternativa all’affumicatura. Si produce esclusivamente per autoconsumo.
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