Il nome di Donizetti porta subito a Bergamo, città che gli ha dato i natali e dove il compositore ha iniziato le sue attività musicali all’età di otto anni, grazie all’iniziativa di una scuola musicale gratuita alla quale potessero accedere giovani indigenti. Grazie allo studio del canto e del clavicembalo, il giovane Donizetti intraprese non solo la strada della formazione musicale, ma anche quella della formazione culturale in tutte le altre materie: era nel posto giusto per sviluppare tutte le sue potenzialità sotto la guida bavarese Simone Mayr, direttore della cappella musicale.
Bergamo
Noto principalmente per le sue opere operistiche, Donizetti fu uno dei principali compositori dello stile belcantistico, uno stile vocale che enfatizza il bel canto e il fraseggio espressivo. Donizetti compose oltre 70 opere, tra cui la famosissima “Lucia di Lammermoor“, “L’elisir d’amore” e “Don Pasquale”. Le sue opere sono celebrate per la loro ricchezza melodica, intensità drammatica e virtuosismo vocale. I contributi di Donizetti all’opera italiana sono molto apprezzati e le sue opere continuano ad essere rappresentate in tutto il mondo. Un personaggio così non poteva non essere celebrato anche in ambito culinario, e proprio per questo è nata una torta semplice, in onore di questo grande musicista e sottolinea il legame indissolubile con la città di Bergamo.
Ufficialmente questa torta è nata nel 1948, grazie al pasticciere Balzer che aveva intenzione di celebrare il centenario della morte del musicista: il successo della torta è immediato e la ricetta comincia a circolare, diffondendosi nelle altre pasticcerie cittadine. Oltre a questa versione, ce n’è una più romanzata che mette in campo questioni d’amore: la leggenda narra che la nascita della torta sia dovuta alle pene d’amore del compositore. Fu Gioacchino Rossini a dare indicazioni al suo cuoco, affinché preparasse una torta per il suo amico: Donizetti, infatti, risultava afflitto per questioni sentimentali e l’offerta di un dolce semplice, ma dal sapore eccezionale, era un modo per tirarlo su di morale.
Se avete mal d’amore, basta una fetta di Turta del Donizèt e tutto passa è una frase che ancora oggi risuona tra le strade di Bergamo.
Torta Donizetti
Pochi semplici ingredienti per una torta di grande successo, uno dei simboli della città di Bergamo. La base è una torta margherita che si presenta a forma di ciambella, viene poi aggiunta della frutta candita, esattamente pezzetti di albicocca e ananas: questa frutta risulta aromatizzata al maraschino, un distillato di marasche, una varietà di ciliegie aspre.
Il procedimento per preparare questa torta è semplice, infatti il cuoco di Rossini riuscì a portare in tavola una golosità pur avendo poco tempo e mettendo insieme ciò che aveva a disposizione. Una volta tagliata a pezzettini la frutta, si monta il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, poi si uniscono i tuorli in modo da ottenere una crema: si completa il tutto con il maraschino, un pò di sale e l’estratto di vaniglia. Una volta montati gli albumi con lo zucchero, si uniscono le due preparazioni base e si procede incorporando la farina, infine la frutta e il lievito. Versando tutto in uno stampo a ciambella abbiamo concluso la nostra ricetta: non ci resta che cuocerla e gustarla accompagnandola con una deliziosa tazza di tè.
Torta Donizetti, il dolce di Bergamo
[foto copertina @Nataliia Milko/Istock.com, solo uso editoriale]
Manuela Titta, cuoca per passione, gastronomo di professione e sommelier per vocazione
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