Se ti stressi ingrassi, scopri perché quando siamo agitati mangiamo tanto

Francesco Garbo  | 31 Lug 2023

Quante volte ci è capitato di vivere un periodo di stress e di rifugiarci nel cibo come fonte salvifica? Come se abbuffandoci potessimo risolvere i nostri problemi. Ma perché ci si rifugia in grandi abbuffate quando siamo stressati? Tutto si basa sugli ormoni che sono convolvi in questi processi. Lo stress come in generale le emozioni provocano effetti sul nostro corpo, tra questi l’aumento del battito cardiaco, il mal di pancia ma anche il così detto stomaco chiuso o attacchi improvvisi di fame. Quindi ecco che davanti allo stress c’è chi dimagrisce in modo brusco e chi invece ingrassa. Ma perché? Uno studio ha scoperto che il responsabile di ciò è l‘habenula, una parte del cervello che ha il compito di fermare la fame. Ma non sempre fa bene il suo dovere.

Quando siamo sotto stress infatti questa parte del copro smette di funzionare correttamente. Ecco quindi che sotto stress preferiamo i cibi grassi e le bevande zuccherate. Questo quanto scoperto dai ricercatori australiani del Garvan Institute of Medical Research.  “I nostri risultati rivelano che lo stress può annullare una risposta naturale del cervello che diminuisce il piacere di mangiare, il che significa che il cervello viene gratificato continuamente dal cibo” spiega in comunicato stampa il dottor Herbert Herzog, il capo del team di ricerca. La molecola responsabile si chiama Neuropeptide Y e gli scienziati ritengono che questa molecola sia prodotta per affrontare meglio lo stress, oltre a questo però spegne anche l’habenula laterale  che non pone freno quindi al consumo di cibo, come dovrebbe.

Lo stress è una delle causa di disturbi di comportamenti alimentare, da una semplice fame nervosa a problemi più seri come la bulimia. In queste situazioni il cibo viene usato per affrontare le emozioni. Come se potessimo gestire emozioni e problemi affogandoli nel cibo, quando non è così. Lo stress va gestito in maniera diversa, senza ricercare soluzioni nel cibo che non ci sono. L’ormone responsabile di tutto ciò è il cortisone, anche detto ormone dello stress, responsabile dell’aumento di appetito. Ma non finisce qui, carboidrati e zucchero agiscono sul sistema nervoso aumentando la serotonina. Questa è anche conosciuta come sostanza del buon umore perché riesce a farci stare meglio, placando l’ansia. Nel caso del cibo però questo buon umore è del tutto temporaneo. Un vero e proprio circolo vizioso dunque che non porta da nessuna parte. Da un primo momento di confronto ci sentiremo poi peggio.

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Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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